Bitcoin crolla, ma non è il solo: cosa sta succedendo?

Il Bitcoin crolla sotto i 20.000 dollari mentre un’altra banca statunitense scatena il ribasso sui mercati globali: cosa sta succedendo.

Il prezzo del Bitcoin è sceso sotto i 20.000 dollari, con un calo dell’8% nelle ultime 24 ore.

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Le preoccupazioni per l’incertezza normativa negli Stati Uniti non sono scomparse, ma questo non sembra essere la forza trainante del calo di venerdì.

Il Bitcoin crolla sotto i 20.000 dollari: cosa sta succedendo?

Anche l’Ether è sceso al livello più basso degli ultimi due mesi e al momento in cui scrivo è scambiato a 1.405 dollari.

A parte le stablecoin, anche le 50 principali altcoin sono in rosso, con Dogecoin in calo del 9,2%, Solana del 9,5% e Litecoin del 12,5%.

Le preoccupazioni per l’incertezza normativa negli Stati Uniti sono ancora vive. Tuttavia non sembrano essere la forza trainante della flessione di venerdì.

I mercati globali sono stati oggetto di ampie flessioni, dopo che la salute delle banche statunitensi è stata messa alla prova.

La giornata di mercoledì è stata dominata da Silvergate Bank, una banca focalizzata sulle criptovalute. Questa ha annunciato la cessazione delle attività e la messa in liquidazione volontaria.

Giovedì, invece, è stata la volta della Silicon Valley Bank, che ha svolto un ruolo significativo nel prestare denaro alle startup tecnologiche.

Gli investitori si sono spaventati dopo che SVB ha annunciato la vendita di azioni per 2,25 miliardi di dollari, spingendo alcuni clienti a ritirare rapidamente i propri depositi.

Ciò è avvenuto poco dopo che la banca ha subito una perdita di 1,8 miliardi di dollari scaricando attività che comprendevano titoli di Stato statunitensi. Questo perché il portafoglio generava un rendimento medio dell’1,79%, nettamente inferiore al 3,9% che il rendimento del Tesoro a 10 anni offre attualmente.

Il prezzo delle azioni della Silicon Valley Bank ha chiuso giovedì con un calo del 60% a 106,04 dollari e venerdì, nelle contrattazioni pre-mercato, il titolo è sceso di un altro 22%, scambiando a 82,41 dollari.

Ennesima bankrun?

Si teme ora una bankrun da parte di SVB, e l’amministratore delegato della società ha esortato i clienti a “mantenere la calma“.

SVB è stata un partner bancario per quasi il 50% delle startup sanitarie e tecnologiche sostenute da venture che si sono quotate sul mercato azionario statunitense nel 2022.

Altre istituzioni finanziarie non sono rimaste immuni da queste ultime svendite: Credit Suisse, Deutsche Bank e JPMorgan sono tutte in rosso.

Ci sono poi altre questioni specifiche delle criptovalute che potrebbero trascinare i prezzi al ribasso. Filtra proccupazione per le proposte del presidente Joe Biden di imporre una tassa del 30% sul mining di criptovalute, che si baserebbe sul costo dell’elettricità che utilizzano.

La sua amministrazione ha suggerito di introdurre gradualmente questa tassa nell’arco di tre anni: 10% nel primo anno, 20% nel secondo e 30% a partire dal terzo anno.

Negli ultimi anni gli Stati Uniti sono diventati un attore importante nel settore del mining di Bitcoin. Tuttavia molti operatori hanno risentito del mercato negativo.

New York inoltre ha imposto una moratoria di due anni sui nuovi permessi per il mining di Proof-of-Work.

L’ultima flessione significa che il Bitcoin è sceso del 20,8% da quando, il mese scorso, ha toccato il massimo relativo al 2023 di 25.134 dollari.

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