Meta lancia un segnale, dalla regolamentazione del metaverso, alla tecnologia blockchain: tutto quello che devi sapere sull’argomento.
Considerando il crollo di FTX, questo probabilmente non è il momento migliore per suggerire un approccio normativo leggero per la tecnologia blockchain.
I sogni del metaverso di Mark Zuckerberg necessitano di un quadro giuridico favorevole all’innovazione. Ma questioni come la privacy e la necessità di moderazione causeranno inevitabilmente dei problemi.
Tuttavia, Meta sta tentando di fare quel passo. Un nuovo documento politico sostiene che le opportunità economiche del Web3 e del metaverso necessitano di un quadro normativo chiaro.
Meta tra metaverso e blockchain: la situazione
Meta ha espresso le sue preoccupazioni, sostenendo:
“Una prospettiva informata principalmente dallo scetticismo nei confronti delle criptovalute incombe sulle applicazioni non finanziarie della blockchain. Rischia di ostacolare l’innovazione nel settore“.
Notando che i primi progetti blockchain tendevano a concentrarsi su casi d’uso finanziari – il che è ragionevole, dato che la tecnologia è stata creata per alimentare un nuovo sistema di pagamenti – propone un approccio “stessi rischi, stesse regole“. Il gigante sostiene che “le normative finanziarie dovrebbero solo essere applicato a casi d’uso finanziari, come pagamenti e offerte di titoli“.
Regolamentazione attuale non sufficiente
Indicando gli NFT, Meta ha sostenuto che l’arte digitale dovrebbe essere trattata come l’arte fisica. Più in generale, i beni digitali dovrebbero avere le stesse tutele dei beni fisici per i consumatori. Ciò significa che i token che fungono da biglietti per i concerti dovrebbero essere trattati come il loro equivalente cartaceo.
Il modo migliore per farlo, sostiene, è esaminare come le leggi e i regolamenti esistenti possono essere utilizzati o adattati per coprire prodotti e servizi basati su blockchain.
Ciò avviene sullo sfondo della crescente attenzione alla regolamentazione del metaverso. L’UE sta già esaminando questioni come la privacy e la regolamentazione del discorso online.
Il Servizio di ricerca del Congresso degli Stati Uniti ad agosto ha pubblicato un documento sui concetti e le questioni che il Congresso deve esaminare nel metaverso. Questo significa non solo realtà virtuale immersiva ma anche realtà aumentata e mista – che si sta già facendo strada negli usi come i digital twin delle fabbriche per consentire agli ingegneri delle piattaforme petrolifere a risolvere problemi complessi senza dover partire.
La necessità di regolamentazione e legislazione in settori come la privacy, la concorrenza e la sicurezza informatica sono tra le questioni da risolvere al più presto.
Gli investitori sono ancora dietro di esso, nonostante i problemi che vanno dalla scarsa qualità dei metaversi esistenti al basso utilizzo. Apple e Disney si stanno tuffando, e il fondo di rischio metaverso da $600 milioni di a16z questa estate è stato sminuito dall’annuncio dello sviluppatore di giochi e metaverso Animoca Brands, che sta pianificando un fondo da $2 miliardi.
Decentralizzare tutto
Il suo secondo punto è che i sistemi decentralizzati non significano necessariamente finanza decentralizzata o DeFi. Meta ha detto:
“La promessa e l’entusiasmo di Web3 sono guidati, in misura non trascurabile, dai potenziali vantaggi dei sistemi informatici decentralizzati. Promuovendo l’interoperabilità e la portabilità tra i fornitori di servizi, il decentramento ha il potenziale per offrire alle persone maggiore scelta, libertà e opportunità economiche“.
L’interoperabilità e la portabilità sono i punti focali gemelli di questo argomento. Permettono all’utente il controllo sui dati personali, la convalida dell’identità e la capacità di trasportare i propri dati da una piattaforma all’altra. Portano inoltre l’immutabilità e la tracciabilità della blockchain in campi come la verifica della proprietà e della provenienza, ad esempio dei titoli fondiari.
Il che è un argomento abbastanza ovvio per una società la cui proposta di stablecoin globale, Libra, è fallita in misura non trascurabile a causa della diffusa sfiducia del governo nei confronti di Facebook.
Tuttavia, un’azienda centralizzata vede la necessità di un approccio ibrido alla centralizzazione rispetto al decentramento. Le “funzioni centralizzate come il rilevamento delle frodi, la moderazione dei contenuti e il servizio clienti sono necessarie“. Richiedono un certo grado di intelligenza e intuizione umana.