Nexo accusato di frode: la risposta è immediata, ma il web si spacca in due

Questa domenica Nexo ha respinto integralmente le recenti accuse di frode avanzate contro il servizio di lending di criptovalute, definendole “Fake News”. L’azienda ha anche emesso un avviso “Cease and Desist” sul proprio sito web.

La risposta di Nexo è stata diretta all’utente Twitter @otteroooo, che durante il fine settimana ha avanzato accuse di frode contro Nexo e i suoi fondatori. Otteroooo ha affermato che i fondatori di Nexo avrebbero incanalato fondi illeciti nell’azienda da un ente di beneficenza bulgaro.

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In un post sul blog, l’azienda ha definito le accuse un’ovvia “campagna diffamatoria” e ha notato diverse incongruenze nelle accuse di Otteroooo.

Ma Nexo è stato criticato sui social media per aver pubblicato pubblicamente l’avviso di Cease and Desist. Il prezzo del token nativo del servizio di lending di criptovalute, NEXO, è sceso di circa il 5% a $ 0,67 nelle ultime 24 ore.

Cos’è Nexo?

La piattaforma Nexo e il suo token nativo NEXO costituiscono il nucleo del sistema basato su blockchain. La sua attività principale è fornire prestiti immediati tenendo come garanzia collaterale Bitcoin o diverse altre criptovalute. Lanciata nell’aprile 2018, la piattaforma cerca di promuovere il modello in cui l’acquisizione di prestiti crittografici sia la più semplice e immediata possibile. Su Nexo infatti i prestiti disponibili in denaro fiat sono sempre disponibili con un click, fino ai limiti permessi dalle proprie risorse digitali depositate.

Gli utenti devono semplicemente depositare i token crittografici supportati nel proprio portafoglio Nexo, quindi ricevere immediatamente il prestito in denaro fiat.

Il sistema è concepito come mezzo per garantire la liquidità in modo automatico e flessibile, con il vantaggio in più di fornire supporto alla liquidità dei clienti attraverso i loro asset digitali. Nexo supporta più di 20 criptovalute, incluse opzioni popolari come Bitcoin, Ethereum, XRP, Cardano, Monero, ecc.

I pagamenti sono supportati per token USD, EUR, BTC, ETH e NEXO. La tecnologia Blockchain fornisce la spina dorsale del sistema incentrato sulla trasparenza al centro di Nexo, il cui componente Nexo Oracle ha il compito di elaborare smart contract basati su Ethereum. Oltre alla possibilità di archiviare i dati relativi a un particolare prestito. Infine, il token NEXO della piattaforma è un token ERC-20 che funge da sicurezza, coperto dagli interessi.

Nexo smentisce le accuse di frode e ribadisce la sua stabilità finanziaria

La piattaforma di lending di criptovalute ha negato qualsiasi collegamento con il presunto ente di beneficenza bulgaro e ha affermato che le accuse di Otteroooo erano probabilmente motivate da un tornaconto finanziario personale dell’utente, a detta di Nexo in palese conflitto di interessi. 

Nexo ha affermato che le accuse intendevano trarre vantaggio da un mercato gravemente indebolito ed erano probabilmente motivate da trader con posizioni short in essere. Speculatori cioè che trarrebbero profitto da un’eventuale crollo nei prezzi del token Nexo.

Le accuse di Otteroooo arrivano in tempi difficili per i prestatori di criptovalute, dopo che una crisi di liquidità ha intaccato le operazioni di diversi attori in campo. Anche tra quelli che erano ritenuti i più solidi e affidabili.

Celsius e Babel Finance hanno recentemente sospeso i prelievi, con il primo che potrebbe dichiarare bancarotta. Peer BlockFi ha ricevuto un salvataggio di 250 milioni di dollari da FTX, così come Voyager Digital. Entrambi gli istituti di credito sono stati esposti al recente tracollo di Three Arrows Capital.

Nexo si era recentemente offerto di acquistare gli asset rimanenti di Celsius. I rapporti affermano che l’azienda prevede di consolidare ulteriormente il mercato delle criptovalute con più acquisizioni, seguendo un po’ le ore dell’ormai colossale FTX.

La battaglia su Twitter

Mentre diversi utenti di Twitter hanno notato che le incongruenze nelle accuse di Otteroooo significavano che il thread era probabilmente falso. Altri hanno avuto da ridire sull’approccio tenuto dall’ufficio che segue la comunicazione della piattaforma, in seguito alle pesanti accuse sollevate. Condividere pubblicamente un avviso di “Cease and Desist” non è stata una mossa che ha raccolto molto consenso, in effetti.

Gli utenti in particolare hanno messo in dubbio la necessità di pubblicare tale avviso pubblicamente e se l’azienda stia cercando di nascondere una qualche problematica più grande.

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