Lending di criptovalute: cosa DEVI sapere sul concetto di liquidità prima di investire

Le piattaforme che offrono servizi di lending di criptovalute riconoscono rendimenti sui depositi di asset e liquidità, come le stablecoin o i vari token. 

Il loro business è simile a quello di banche e istituti finanziari tradizionali, ossia prestano dietro interesse ciò che hanno tra le disponibilità. I proventi di queste attività serviranno poi a pagare le spese di gestione e coprire i rendimenti dei depositi degli utenti.

Esistono ad oggi due tipologie di servizi di lending di criptovalute. Da una parte abbiamo le piattaforme non detentive decentralizzate, dall’altra i servizi detentivi e centralizzati.

lending criptovalute prestito

Tutti i depositi e i prelievi sulla piattaforma di lending Celsius Network sono sospesi, così come tutti i trasferimenti tra conti“. Questo l’annuncio che ha dato un triste buongiorno agli utenti e investitori della nota piattaforma di lending Celsius Network. Era il 13 giugno e ad oggi, quasi due settimane dopo, la situazione non ha ancora visto un ritorno alla normalità. Seppur qualche passo avanti, come abbiamo visto nei giorni scorsi, lo si sta facendo.

La doccia ghiacciata che ha rappresentato per molte persone il venire a sapere una notizia del genere, ci spinge a domandarci come effettivamente funzionino queste piattaforme di lending di criptovalute, come facciano a garantire rendimenti a volte molto superiori rispetto a qualsiasi alternativa sul mercato e come riconoscere quali tra queste siano sul serio finanziariamente sane, trasparenti, sostenibili nel tempo e basate su progetti e team solidi.

Che cos’è il lending, o prestito, di criptovalute e come funziona

Capire i principi basilari di come funziona il lending di criptovalute e come sfruttarlo al meglio non è nulla di complicato. È però importante avere un minimo di basi concettuali per poter comprendere determinati meccanismi e poter fare autonomamente le valutazioni quando si decide di investire e, soprattutto, quando dobbiamo valutare la bontà o meno di una piattaforma alla quale andremo ad affidare i nostri risparmi o le nostre preziose criptovalute.

Ad uno sguardo superficiale, il prestito di criptovalute funziona a grandi linee come il sistema bancario tradizionale, ma per le risorse digitali. Le piattaforme di lending di offrono rendimenti sui depositi di criptovalute, come le stablecoin, ma non solo, prestandoli dietro interesse. 

La distinzione chiave sta nel tipo di deposito che andremo a fare e nel tipo di piattaforma che offre il servizio.

Esistono due categorie molto diverse di piattaforme di prestito crittografico: non detentive e decentralizzate e custodial, quindi centralizzate. Il non-custodial è un nuovo approccio introdotto grazie alle possibilità offerte dalle tecnologie alla base della blockchain e delle DeFi. Al contrario il prestito custodial utilizza il modello tradizionale seppur con lievi variazioni. 

Celsius è un esempio di quest’ultimo tipo di piattaforma. Per comprendere il motivo per cui emergono problemi nel modello custodial di prestito, dobbiamo capire nel dettaglio le differenze nelle modalità di approvvigionamento di liquidità da parte delle piattaforme e nei requisiti di garanzia offerti e richiesti.

Prestito custodial (centralizzato) di criptovalute

Il lending custodial di criptovalute quanto i più simile a una banca o a un istituto finanziario tradizionale  possiamo trovare nel mondo di Bitcoin e delle criptovalute. Seppur chiaramente spesso senza la stessa supervisione normativa e protezione dei consumatori. 

La piattaforma di lending centralizzata gestisce tutti i depositi e prestiti con bilancio interno. Chiunque desideri guadagnare interessi sui propri risparmi in criptovalute invia i propri token a un indirizzo di Wallet di custodia di proprietà della piattaforma, e l’utente perde quindi il controllo diretto dell’asset. In cambio, la piattaforma investe le risorse a propria discrezione. Sia attraverso prestiti a interesse o coltivazioni a rendimento alternativo e riconosce una percentuale dei profitti, a tasso fisso o variabile, al proprietario effettivo degli asset o della liquidità utilizzata.

Prestito non detentivo (decentralizzato) di criptovalute.

Una piattaforma decentralizzata di lending non detentivo consente al contrario prestiti decentralizzati peer-to-peer o peer-to-pool. A differenza della sua controparte tradizionale, una piattaforma decentralizzata consente ai depositanti, detti finanziatori, di mantenere a tutti gli effetti la proprietà e il controllo dei propri token e la fonte del rendimento è chiara. 

I finanziatori guadagnano interessi e i mutuatari pagano questi interessi. Le piattaforme possono automatizzare le funzioni tradizionalmente gestite da banche o depositari utilizzando gli smart contract su blockchain. Qui risiede il vero cuore della grande rivoluzione finanziaria della DeFi.

Capire il concetto di liquidità nel mondo cripto

La liquidità crittografica, come nei mercati tradizionali, è da definizione “l’efficienza con cui qualsiasi asset digitale può essere convertito in contanti o token equivalenti, senza che ciò vada a portare variazioni sul prezzo di mercato”. Immaginiamo quindi la liquidità totale degli asset come a una piscina che contiene una certa quantità di acqua e al prezzo degli asset, come al livello dell’acqua. 

Più grande è la piscina, più lentamente cambierà il livello dell’acqua al suo interno.

I mercati azionari tradizionalmente misurano la liquidità in moneta fiat come il dollaro americano o l’euro. Ma i mercati delle criptovalute la misurano su un numero sempre crescente di coppie di token. Questo intreccio può essere qualcosa di non immediato per molti, ma comprenderne le dinamiche e gli equilibri è di fondamentale importanza se vogliamo capire come sfruttare al meglio, consapevolmente  e in sicurezza queste piattaforme.

Dove e come le piattaforme di lending di criptovalute ottengono liquidità

Lending crittografico non detentivo (decentralizzato).

I servizi di lending di criptovalute decentralizzati, come ad esempio Aave, si procurano liquidità attraverso una rete di diversi pool di liquidità. Quindi, invece di basarsi su agenzie e istituti di credito e mutuatari che stabiliscono i termini dei loro prestiti peer-to-peer, il protocollo funziona utilizzando smart contract automatizzati per impostare i tassi di interesse di ciascun pool.

Il protocollo del pool di liquidità di Aave mira a incentivare i prestatori esterni a mantenere i pool molto liquidi, in modo da garantire prestiti funzionali e sostenibili nel tempo.

Ad esempio, se un pool di ether (ETH) ha una bassa liquidità, questi smart contract aumenteranno automaticamente i tassi di interesse offerti per attirare i finanziatori in quel pool e incoraggiare al contempo i mutuatari a rimborsare i loro prestiti. 

Quando i prestatori aggiungono ETH, ricevono l’equivalente in token di Aave sotto forma di aETH. Questa risorsa è diversa da un token wrpped perché non esiste un custode centrale. Gli smart contract trattengono i depositi di ETH e premiano automaticamente il prestatore con interessi sul prestito.

Lending di criptovalute custodial (centralizzato) 

I prestatori di criptovalute centralizzati come Celsius Network traggono liquidità dal loro pool di depositi totali controllato centralmente. Gestiscono i tassi di interesse e approvano i prestiti caso per caso. 

A differenza dei prestatori non detentivi decentralizzati, i prestatori centralizzati restituiscono rendimenti da varie fonti, anche al di fuori del semplice pagamento degli interessi sui depositi. Ad esempio, Celsius investe i depositi dei clienti in un tipo particolare di deposito chiamato liquid staking.

Liquid Staking, l’esempio di stETH

Poiché lo staking di ETH sulla Beacon Chain di Ethereum blocca l’ETH fino a una data futura – non ancora fissata ma prevista per la metà del 2023 – dopo il Merge, sono nati servizi alternativi. Lido Finance ad esempio offre stETH, un derivato liquido per i detentori di ETH interessati allo staking delle ricompense. 

Il token consente ai titolari di accumulare ricompense di staking ma di mantenere la flessibilità per vendere o trasferire l’asset. Se scambiano il token con qualcun altro, il nuovo proprietario può richiedere i futuri premi di staking. Per fare un paragone un po’ azzardato, il derivato liquido di staking è in qualche modo simile a quando cediamo una stock a qualcuno, il quale andrà poi a incassare da quel momento in poi anche i dividendi, oltre che il semplice apprezzamento dell’asset in termini speculativi.

Nansen Research ha riferito che Celsius possiede un portafoglio che detiene oltre 450 milioni di dollari in stETH.

Differenze nei requisiti di garanzia del lending di criptovalute

La garanzia è il pegno di un mutuatario di attività o valuta tokenizzate a un prestatore, nel caso in cui non possa rimborsare il prestito. Il mutuatario mantiene la proprietà della garanzia fintanto che il prestito viene rimborsato con gli interessi.

L’attività bancaria tradizionale in genere richiede una piccola frazione del prestito come garanzia. Inoltre, utilizza i punteggi di credito del mutuatario per valutare i rischi del prestito. Poiché il prestito crittografico ha la peculiarità di poter fornire credito veloce senza punteggio di credito minimo, richiede necessariamente garanzie liquide per poter automatizzare le liquidazioni qualora necessario. 

Quindi, invece di usare la tua casa o le quote della tua azienda come garanzia, nel caso di lending di criptovalute si va ad usare stablecoin o altre criptovalute coe garanzia collaterale sul prestito. 

Poiché i mercati delle criptovalute sono eccezionalmente volatili, i prestatori richiedono un rapporto prestito-valore (LTV) più elevato. Attenzione a non confonderlo con il valore totale bloccato o TVL, che indica invece tutt’altro.

Il Loan To Value (LTV)

LTV: un rapporto prestito/valore è la proporzione del valore di un prestito rappresentato dalla garanzia. Un rapporto LTV del 100% è un rapporto 1:1, il che significa che il mutuatario assume l’intero valore del prestito come garanzia. Spesso, quando si usano come garanzia asset volatili come bitcoin o criptovalute in generale, è caldamente consigliato sovracollateralizzare il debito. Ossia ad esempio lasciare 15,000 dollari in btc per ottenere un prestito di 10,000. In questo modo anche qualora BTC perdesse il 30% della propria quotazione di mercato, la posizione non verrebbe liquidata avendo ora un collaterale di 15,000 – 4,500 = 10,500. 

Il Total Value Locked (TVL)

Il Total Value Locke, ossia il valore totale bloccato, è il controvalore totale, espresso solitamente in dollari, della quantità totale di asset crittografici bloccata in uno smart contract. Questo è uno dei primi indicatori utili a appresentare la salute e la liquidità di qualsiasi echange decentralizzato o protocollo di lending di criptovalute.

Entrambe le categorie di prestito crittografico richiedono un LTV elevato, ma differiscono nel modo in cui misurano, segnalano e forzano le liquidazioni.

Le garanzie nel Lending Custodial (centralizzato)

Un servizio di lending centralizzato può utilizzare una varietà di metodi per monitorare il LTV. Se il LTV di un mutuatario scende al di sotto della soglia di sicurezza, il prestatore centralizzato può avvisare il mutuatario che una parte della sua garanzia è a rischio di liquidazione tramite una Margin Call (cioè una richiesta di margine). 

Se il controvalore della garanzia continua a diminuire e il mutuatario non copre la posizione aggiungendo altri asset a garanzia, il prestatore attiverà automaticamente una liquidazione (ossia una vendita forzosa), parziale o totale, della garanzia del mutuatario per non rischiare insolvenze.

Tuttavia, con il prestito centralizzato, questo requisito di garanzia non protegge direttamente i depositanti. Poiché i prestatori centralizzati rimescolano i depositi tra vari investimenti come stETH e stablecoin come Tether (USDT), i depositanti hanno purtroppo poche informazioni sulla liquidità totale disponibile su una piattaforma centralizzata.

L’annuncio di Celsius di sospendere i prelievi il 13 giugno 2022, ha aumentato la pressione di vendita su stETH, spingendo il prezzo ulteriormente al di sotto del prezzo di ETH. Molti hanno ipotizzato che questa divergenza sia ciò che ha spinto Celsius a bloccare i conti. Ma poiché il loro valore di liquidità totale non è pubblico, non c’è modo di valutare cosa abbia scatenato per davvero l’emergenza.

Le garanzie nel Lending non detentivo (decentralizzato).

Il credito decentralizzato, invece, è completamente trasparente in ogni sua parte. Qualsiasi fornitore di liquidità può cercare il TVL di una piattaforma per misurare la liquidità totale e la salute generale, senza rischi di manipolazioni delle informazioni o messaggi poco chiari. Non ci sono tweet allarmanti che segnalano che il core team ha sospeso i prelievi. 

Ciò che accade su blockchain e negli smart contract è per sua natura pubblico e accessibile a chiunque. Esistono prezzi dagli oracoli e rischi legati a eventuali bug negli smart contract, ma il prestito decentralizzato, in linea di principio, non è minimamente esposto ai rischi di un custodial centralizzato.

Ad esempio, quando un prestatore deposita ETH in un pool di liquidità Aave ETH, gli smart contract rendono la liquidità disponibile esclusivamente per i mutuatari di ETH. Nessuna entità o potere centrale può riscattare il deposito al di fuori del legittimo proprietario, o farci qualcosa al di fuori della chain.

Gli oracoli dei prezzi blockchain monitorano costantemente i rapporti LTV di ciascun mutuatario in modo che, in caso di rischio di insolvenza, il protocollo possa liquidare automaticamente e in fretta la garanzia per proteggere il prestatore.

Rischi di liquidità

Entrambe le categorie di prestito contengono rischi di liquidità. Nel prestito decentralizzato, gli oracoli dei prezzi possono fallire durante una crisi di liquidità particolarmente profonda a livello di mercato, esponendo la liquidazione allo slippage dei prezzi , facendo sì in questo modo che i prestatori recuperino solo una parte del loro deposito.

Nel lending centralizzato invece, gli attori centrali possono investire i depositi dei clienti usando leve altre pratiche rischiose, con il pericolo di drenare troppa liquidità dalla piattaforma e incrinarne gli equilibri che la rendono sostenibile e sicura.

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