Postepay e Unicredit: i nostri risparmi sono ufficialmente in pericolo

Il mondo dei prodotti finanziari vive ormai in continuo allarme. Il pericolo è sempre più grande e sempre più complesso.

Conti correnti, carte prepagate, l’universo di alcune piattaforme è oggi letteralmente invaso dal rischio concreto che qualcosa da un momento all’altro possa fragorosamente precipitare. Cosa succede nel caso in cui dovesse avvenire l’irreparabile? Come comportarsi di fronte ad un tentativo più che mai conclamato di frode?

Truffa on line
Adobe

Lo strumento finanziario è strettamente legato al nostro quotidiano. Non esiste oggi, in pratica possibilità di farne a meno. Ogni lavoro prevede ormai la disponibilità di un conto corrente sul quale accreditare il proprio stipendio. Ogni servizio retribuito arriva su contro corrente o al massimo carte prepagata con disponibilità di Iban. In un certo senso, quindi parliamo di prodotti che ad oggi risultano quanto mai necessari per svolgere qualsiasi funzione che possa incastrarsi nella quotidiana partecipazione alla vita sociale, lavorativa e quant’altro.

Con l’aumentare quindi della disponibilità di prodotti finanziari tra la popolazione ma anche tra i singoli, intendendo la possibilità che un unico cittadino disponga di più prodotti, vanno quindi ad aumentare anche i rischi concreti legati a quel tipo di dinamica. Chiaramente nel caso specifico di prodotto finanziario che si combina con elementi legati al web, alla rete, alla possibilità dunque di scambiare informazioni possono sorgere alcuni dubbi circa i rischi concreti che eventualmente possono essere incontrati dai vari utenti, il rischio concreto insomma di incappare in una qualche dinamica truffaldina.

Postepay ed Unicredit, clienti ormai nel panico: il rischio frode è concreto

Le tecniche che portano schiere di malintenzionati ad avvicinarsi agli utenti attraverso sms o email restano sempre le stesse. Praticamente, questi ultimi girano intorno ad un sistema più che consolidato in cui alla fine il rischio concreto per la potenziale vittima è davvero altissimo. Nel caso specifico, quindi, la truffa conserva quasi sempre, in fase di presentazione gli stessi canoni. Un testo in cui si comunica qualcosa di fortemente allarmante, il conto bloccato oppure una prepagata in nostro possesso che ha bisogno di essere aggiornata in quanto a dati disponibili. Il passo successivo prevede il “contatto” per cosi dire, con l’ormai immancabile link.

L’ultima frontiera della truffa on line: quando il ricatto è a luci rosse

Arrivato dunque il momento del link l’utente si ritroverà di fronte una pagina in tutto e per tutto fedele a quella della propria banca di riferimento, quella che in teoria, sulla carta avrebbe inviato la comunicazione in questione. In verità, la richiesta delle credenziali del nostro home banking rappresenterà soltanto l’ultimo tentativo di entrare di fatto nel nostro conto corrente. Effettuata l’operazione da parte nostra, la vittima prescelta insomma, si metterà il truffatore nelle condizioni di arraffare tutto, sottrarci tutti i nostri risparmi con un click.

Tecniche phishing quindi valide più che mai nel campo dei truffatori per mestiere. Altra dinamica da tenere bene in mente riguarda invece la possibilità di ricevere l’attivazione a nostra insaputa, sempre attraverso tecniche di fatto phisching, con link più che mai celati ed apparentemente innocui di servizi a pagamento. I servizi in questione riguardano inoltre profili tariffari TIM, Vodafone e WindTre, generalmente. Il nesso con la truffa precedente? Potrebbero riguardare, tali attivazioni selvagge, gli stessi utenti truffati attraverso la mail o l’sms Postepay o Unicredit.

Una truffa infinita insomma. Dinamica che prende ad intaccare tutti i dati sensibili rintracciabili ad esempio dal truffatore dopo avergli fornito le nostre credenziali d’accesso bancarie o postali. Ciò che si consiglia agli utenti, ai cittadini insomma, è di diffidare da questo tipo di comunicazioni, non pensare che realmente la banca o Poste italiane stiano comunicando con noi con una qualunque mail o sms, cosi come da essi stessi spesso specificato. Essere cauti e non lasciarsi prendere dal panico. La calma e la riflessione, in questi casi possono rappresentare le uniche armi a nostra disposizione.

Impostazioni privacy