L’ultima frontiera della truffa on line: quando il ricatto è a luci rosse

La truffa on line non ha confini, questo è poco ma sicuro. Negli ultimi tempi però la situazione sembra addirittura peggiorata.

Una nuova tipologia di truffa, qualcosa che probabilmente nessuno ha mai pensato potesse essere concepibile. Il web, è noto ha tutti, non ha alcun confine e questo è forse l’esempio più pertinente rispetto ad un mondo che vive, di fatto, di nessuna regola.

Truffa on line
Adobe

Un nuovo termine sta minando la tranquillità degli utenti del web. Una parola che fino a poco tempo fa avrebbe rimandato a nulla ma che invece oggi comincia a farsi strada nella testa e nella memoria delle persone. Sextortion (sexual-extortion). Il termina da subito l’idea di ciò che potrebbe rappresentare il termine stesso. Il mondo del web, si sa, è pieno zeppo di malintenzionati. Gli utenti, i cittadini, sono continuamente esposti a continui e spietati tentativi di truffe. Ogni mail, ogni sms potrebbe ormai rappresentare un rischio concreto.

Il tutto, in questo caso passa attraverso lo strumento del social network. La prassi, stando alle varie denunce raccolte dalle forze dell’ordine, vuole che l’utente venga, di fatto, adescato sfruttando falsi profili con immagini di donne ed uomini dall’aspetto gradevole. Successivamente, una volta stabilito, per cosi dire, il contatto si passa all’attuazione vera e propria della truffa. Il falso contatto, il malintenzionato di turno insomma, chiederà di passare ad un livello successivo, magari una applicazione di videochat. A quel punto la vittima dovrebbe accettare senza alcun problema, come di fatto nella maggior parte dei casi accade.

L’ultima frontiera della truffa on line: il meccanismo perverso che porta alla frode vera e propria

A quel punto, arrivati nel nuovo contesto, in cui ci saranno quindi anche le telecamere accese, il truffatore proverà a chiedere alla vittima di compiere atti sessuali proprio di fronte, atti che chiaramente verranno segretamente registrati dal malintenzionato. A quel punto l’adescatore dei social scompare. A comparire però è una richiesta di soldi, un ricatto vero e proprio. Soldi per non rendere pubbliche le immagini ritenute oscene. La richiesta in questione avviene spesso attraverso canali quali money transfer, o anche attraverso il trasferimento di criptovaluta.

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Non esiste un target specifico di vittima. Chiunque potrebbe essere di fatto coinvolto in una simile situazione. In pericolo, però, considerata la facile vulnerabilità sono prettamente bambini ed adolescenti considerati in qualche modo fragili. Le vittime nella maggior parte dei casi vengono selezionate con cura. Alle spalle del falso profilo può esserci un ex con il dente avvelenato oppure addirittura una organizzazione criminale. Il fenomeno, oggi in forte ascesa ha fatto registrare negli ultimi anni numeri di casi incredibilmente alti. La vittima è prettamente maschile, nell’assoluta maggioranza dei casi. Situazioni che negli ultimi anni sono stati calcolati come tre al giorno. I giro d’affari è considerato in svariati milioni di dollari all’anno.

Spesso, inoltre, le forze dell’ordine hanno dimostrato come in contatti anche per quel che riguarda il pagamento finale del “riscatto” spesso erano comuni tra i vari profili. Giri milionari insomma, dai quali però è possibile difendersi. Non fidarsi dei contatti con immagini spesso rintracciabili anche attraverso i più comuni motori di ricerca. Non fidarsi di tentativi di approccio che apparentemente possono apparire senza alcuna motivazione. Non fidarsi della troppa invadenza dell’interlocutore. Tanti campanelli d’allarme che possono significare ben altro rispetto ad una semplice conversazione.

L’universo delle truffe on line è più che mai variegato e complesso. Difendersi però è possibile, grazie all’attenzione nel valutare la persona, o il programma, perchè a volte è cosi, che si ha di fronte. Il rischio è troppo alto per perdersi in momenti di superficialità. Difendersi dalle truffe e dal tentativo successivo di estorsione è ciò che conta, assolutamente.

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