Bitcoin obiettivo 30k: cosa succede ai tassi di interesse in USA?

Il Bitcoin si raffredda mentre incombe la decisione sui tassi d’interesse in USA. Il prossimo obiettivo potrebbero essere i 30.000 dollari?

Lo slancio rialzista del Bitcoin si sta raffreddando mentre la Federal Reserve si prepara a decidere se aumentare nuovamente i tassi di interesse.

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Tutto questo avviene mentre il Crypto Fear and Greed Index – che misura il sentiment degli investitori – raggiunge il livello più alto dell’ultimo anno.

Bitcoin obiettivo 30k: cosa succede ai tassi di interesse in USA?

I mercati prevedono ampiamente che il presidente Jerome Powell opterà per un aumento di 0,25 punti percentuali mercoledì.

Ma le persistenti preoccupazioni per gli elevati livelli di inflazione, unite alla crisi che ha travolto diverse banche statunitensi, potrebbero farlo riflettere.

Lunedì il BTC ha accelerato fino a 28.527 dollari, portando la criptovaluta più grande del mondo al livello più alto dal giugno 2022.

Tuttavia, i dati di CoinMarketCap mostrano che nelle ultime 24 ore la criptovaluta è stata scambiata in un range molto stretto. Rimane in gran parte bloccata appena sotto i 28.000 dollari.

Tutto ciò avviene mentre il Crypto Fear and Greed Index, che misura il sentiment degli investitori, raggiunge il livello più alto dell’ultimo anno.

L’indice opera su una scala da 1 a 100 e attualmente ha un punteggio di 68, il che significa che l’avidità si sta insinuando nel mercato e che potrebbe arrivare una correzione.

30.000 dollari il prossimo obiettivo?

Il test più importante per i tori del Bitcoin sarà quello di superare i 30.000 dollari.

Gli analisti ritengono che gran parte del recente slancio verso l’alto del prezzo del BTC sia legato alla crisi bancaria. Alcuni considerano l’asset digitale come un rifugio sicuro.

Il rally significa che MicroStrategy – società quotata in borsa che possiede 132.500 BTC – si trova in una posizione molto meno pericolosa.

All’inizio di quest’anno, l’azienda di business intelligence stava accumulando perdite teoriche per miliardi di dollari dopo il crollo del valore del Bitcoin.

Ma il suo bottino di criptovalute vale attualmente 3,7 miliardi di dollari, non lontano dai 4 miliardi di dollari che ha speso per accumulare questo Bitcoin dall’agosto 2020.

Se il BTC riuscirà a superare i 30.000 dollari, MicroStrategy – guidata dal presidente esecutivo Michael Saylor – tornerà in pareggio.

Altrove, i dati di Glassnode mostrano che il numero di entità che detengono meno di 10 BTC continua ad aumentare, indicando che la minaccia rappresentata dalle balene sta diventando meno pronunciata.

Will Clemente, cofondatore di Reflexivity Research, ha commentato:

Nel corso del tempo, l’offerta continuerà a diventare più distribuita, mettendo a tacere qualsiasi argomentazione contro il Bitcoin riguardo alla concentrazione dell’offerta“.

Cosa succederà?

Mike McGlone, analista di Bloomberg Intelligence, ha affermato che “la calamità bancaria globale potrebbe segnare la maturazione del Bitcoin rispetto alla sua nascita dopo la grande crisi finanziaria“.

McGlone, tradizionalmente una voce rialzista sul BTC, ha notato che quest’asset digitale ha over-performato l’oro di un fattore 10 volte quest’anno – e ha detto che questo “potrebbe essere indicativo di un super ciclo che sta accadendo in cripto”.

Un vantaggio della criptovaluta rispetto alla maggior parte delle materie prime è la fase nascente del Bitcoin, caratterizzata da un’adozione bassa e in crescita rispetto a un’offerta in diminuzione“.

Questo è un accenno al fatto che il Bitcoin ha un’offerta fissa di 21 milioni di monete – e la maggior parte di esse è già in circolazione. Il numero di BTC sbloccati quotidianamente attraverso il mining è destinato a ridursi del 50% quando il prossimo evento di halving avrà luogo nel 2024.

Prevedendo che il BTC seguirà più facilmente le regole dell’economia e si apprezzerà, McGlone ha aggiunto:

Il Bitcoin è visto più come l’oro digitale in un mondo che va in quella direzione e che potrebbe abbandonare l’eccessiva speculazione”. La crisi bancaria globale del 2023 e il potenziale di un significativo reset economico potrebbero segnare un punto di inflessione per l’asset virtuale che viene scambiato “24 ore su 24, 7 giorni su 7 e non è un progetto o una responsabilità di nessuno“.

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