“Andate a farvi fo**ere!”: la risposta di SBF ha scatenato le ire e le minacce del Senato

Il senatore Sherrod Brown non le manda a dire al fondatore di FTX Sam Bankman-Fried: “vieni mercoledì prossimo o faremo questo!”.

Il senatore Sherrod Brown non ha nessuna intenzione di andarci piano sul fondatore di FTX Sam Bankman-Fried. Ecco cosa gli ha detto.

SAM bankman fried
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A differenza del suo collega alla Camera – il senatore Sherrod Brown, presidente della commissione bancaria del Senato – non si è fatto scrupoli a minacciare il fondatore di FTX e non ha avuto alcun interesse a blandirlo.

Senatore minaccia il fondatore di FTX Sam Bankman: “non ci andremo piano!”

Il presidente democratico della commissione bancaria del Senato ha svolto la formalità di invitare Bankman-Fried a testimoniare in un’udienza del 14 dicembre intitolata “Crypto Crash: perché è scoppiata la bolla FTX e il danno è dei consumatori“.

Ma a differenza della presidente uscente della commissione per i servizi finanziari della Camera, Maxine Waters, la lettera del 7 dicembre del democratico dell’Ohio non ha lusingato Bankman-Fried. Diciamo che non gli ha fatto abbassare la guardia lodando il suo “candore” nelle interviste precedenti, un commento che ha causato un po’ di rabbia nella community di criptovalute.

Nel passaggio successivo, la lettera di “invito” del Sen. Brown diceva che SBF “deve rispondere” per “l’evidente uso improprio dei fondi dei clienti” e poi lo accusava di essersi “appropriato indebitamente” di quei fondi e di “aver orchestrato un insabbiamento“.

Bankman-Fried avrebbe permesso all’exchange FTX ora in bancarotta di cercare di salvare la sua società di trading, Alameda Research, prestandole segretamente fino a $10 miliardi appartenenti a più di un milione di clienti FTX. Ai clienti erano ovviamente all’oscuro di tutto questo, e probabilmente non vedranno mai più i propri fondi.

“Fallo ora!”

Il senatore Brown ha dato a Bankman-Fried fino alle 17:00 dell’8 dicembre per organizzare la propria testimonianza. Ha aggiunto:

Se hai scelto di non comparire, sono pronto, insieme al membro [repubblicano] di Ranking Pat Toomey, a emettere un mandato di comparizione per costringere la tua testimonianza“.

La lettera è stata inviata a Bankman-Fried tramite il suo avvocato appena assunto, Mark Cohen, un ex procuratore federale che difende i clienti sia in materia civile che penale.

Non è chiaro se Cohen – che ha recentemente difeso Ghislane Maxwell, condannata di aver procurato ragazze minorenni al defunto Jeffrey Epstein – consiglierà a Bankman-Fried di testimoniare. L’ex ragazzo d’oro delle criptovalute dai capelli crespi ha già detto ai suoi avvocati di “andare a farsi fo**ere”.

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