Arrestato fondatore di EmpiresX, gli investitori imbufaliti: “ecco cosa faremo”

Il fondatore della piattaforma EmpiresX è stato dichiarato colpevole di schema Ponzi in criptovalute: ecco quanto dovrà scontare.

Joshua David Nicholas è stato condannato a quattro anni di prigione federale a seguito di una dichiarazione di colpevolezza nella truffa della piattaforma di criptovalute EmpiresX.

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Adobe Stock

Joshua David Nicholas si dichiara colpevole di frode sui titoli, nell’ennesima truffa in criptovalute. Lo scherzetto è costato agli investitori più di 40 milioni di euro. La piattaforma prometteva profitti garantiti da un bot di trading guidato dall’intelligenza artificiale.

Piattaforma EmpireX: ennesimo Schema Ponzi in criptovalute, arrestato il colpevole

Il Dipartimento di Giustizia ha ottenuto la condanna a 51 mesi per Nicholas. I pubblici ministeri hanno definito Nicholas la figura chiave della frode. L’uomo ha inflitto perdite per oltre 41 milioni di dollari agli investitori al dettaglio. Nicholas e due presunti complici, Emerson Pires e Flavio Goncalves, hanno raccolto un totale di circa 100 milioni di dollari, secondo la ricostruzione.

In qualità di “head trader” di EmpiresX, “Nicholas ha ammesso che lui e altri lo hanno promosso in modo fraudolento fornendo numerose false dichiarazioni. Queste riguardavano, tra le altre cose, un presunto trading bot proprietario e rendimenti fraudolenti” garantiti “a investitori e potenziali investitori nella società”. L’uomo si è dichiarato colpevole di “cospirazione di frode sui titoli”.

Un bot di trading basato sull’intelligenza artificiale (AI) – così come le abilità dei trader dell’azienda – avrebbe generato rendimenti garantiti per gli investitori di EmpiresX.

Invece, “Pires e Goncalves hanno poi riciclato i fondi degli investitori attraverso uno exchange di criptovalute con sede all’estero“. Il trio ha pagato i vecchi investitori con fondi forniti da quelli nuovi, ha affermato il DoJ.

Il procuratore degli Stati Uniti Juan Antonio Gonzalez ha dichiarato:

Come con qualsiasi tecnologia emergente, coloro che investono in criptovaluta devono fare attenzione alle opportunità di guadagno che sembrano troppo belle per essere vere“.

OneCoin, PlusToken e BitConnect sono i Cripto-Ponzi più grandi della storia, e hanno raccolto un totale di 12,3 miliardi di dollari.

Trading bot: fai attenzione a questo

Anche la Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) avevano intentato azioni legali simultanee contro il trio. Avevano accusato i tre di aver accumulato 41,6 milioni di dollari da 12.500 investitori.

Di questi, solo $1 milione è stato depositato su conti di trading e utilizzato per investire in futures e opzioni. Lo schema è durato da settembre 2020 a novembre 2021, quando hanno smesso di onorare le richieste di prelievo.

Il rapporto afferma che i tre “hanno annunciato che i partecipanti che hanno contribuito con fondi ai pool di EmpiresX potevano essere inseriti in un pool [di interessi in materie prime] gestito direttamente dal capo trader di EmpiresX Nicholas, o in un pool scambiato da un sistema di auto-trader” che non esisteva. Ha aggiunto:

Inoltre gli imputati hanno pubblicizzato EmpiresX come uno schema di marketing multilivello. Questo avrebbe premiato i partecipanti per convincere altri utenti a inviare denaro ai pool di EmpiresX. L’obiettivo era reclutare promotori per produrre e distribuire sollecitazioni video ai potenziali partecipanti“.

Il trio si è “appropriato indebitamente” di 5 milioni di dollari per una Lamborghini in leasing, acquisti da Tiffany & Co. e acquisto di proprietà immobiliari, ha affermato la SEC a giugno. L’istituzione ha poi aggiunto:

Per garantire agli investitori la sicurezza dei loro investimenti, gli imputati avrebbero detto falsamente agli investitori che EmpiresX aveva presentato documenti alla SEC per registrarsi come hedge fund. Inoltre pubblicizzavano Nicholas come trader autorizzato mentre nascondeva che la National Futures Association lo aveva sospeso per appropriazione indebita dei fondi dei clienti“.

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