Truffe e schemi Ponzi: perché ci caschiamo sempre, nonostante tutto? Considera questo

Criptovalute, truffe e schemi ponzi: ecco perché la gente continua a cascarci nonostante i milioni di avvertimenti sul web.

La logica alla base degli schemi Ponzi – o piramidali, definiremo più avanti la differenza – è che è possibile proporre agli investitori soluzioni di investimento in criptovalute non chiare e irrealistiche. Questo principalmente a causa della famosa volatilità dei prezzi delle risorse digitali, e delle complessità intrinseca della loro tecnologia sottostante.

truffa ponzi criptovalute
Adobe Stock

La maggior parte delle truffe in questo campo sfrutta il crescente appeal delle risorse digitali. Fa leva sulle possibilità di scoprire il “prossimo Bitcoin e una generale mancanza di istruzione sulle basi della tecnologia crittografica. Ma qui arriva il bello!

Criptovalute, truffe e schemi ponzi: perché la gente continua a cascarci?

Uno schema Ponzi è solitamente una truffa progettata per attirare gli investitori con la promessa di generare rendimenti elevati e rapidi grazie a meccanismi di solito poco chiari. Il più delle volte l’azienda si concentra sulla ricezione di denaro da nuovi investitori e sulla sua distribuzione ai precedenti finanziatori, affermando che questi soldi siano profitti maturati da un’attività di investimento legittima. Alla fine, il sistema cade quando il flusso di nuovi investimenti si esaurisce.

Nel caso delle criptovalute, uno schema Ponzi consiste nel creare delle piattaforme di dubbio gusto ed attirare gli investitori nella trappola in qualche modo. Con le criptovalute è in qualche modo più facile millantare profitti non realistici a un pubblico che non comprende a fondo come funzionano effettivamente le criptovalute, ed è abbagliato dal potenziale delle risorse digitali di generare interessanti ritorni sugli investimenti. Questo è causato anche dalle storie che possiamo trovare in giro sui pochissimi investitori fortunati che sono diventati ricchi mentre dormivano.

Si noti che la storia degli schemi Ponzi risale al XIX secolo. Furono le operazioni illecite di Charles Ponzi, un truffatore italo-americano all’inizio degli anni ’20 a puntare i riflettori su questo specifico tipo di frode. Sebbene gli schemi Ponzi si siano evoluti insieme ai progressi tecnologici, hanno spesso dei tratti caratteristici:

  1. La promessa di rendimenti elevati, rapidi e privi di rischi, indipendentemente dalle condizioni di mercato.
  2. Alla base hanno fantomatici modelli di investimento o attività commerciali che sono presentati come “troppo complessi da spiegare“.
  3. Non forniscono documenti che possano attestare la legittimità e l’esistenza dell’impresa e dei suoi investimenti.

Sfortunatamente chi mette in atto gli schemi Ponzi sa come mascherarne le caratteristiche e manipolare le emozioni degli investitori. Questo è il motivo per cui gli schemi Ponzi continuano a prosperare ancora oggi, un secolo dopo la nascita di Charles Ponzi.

Schemi Ponzi e Schemi piramidali: c’è differenza?

Uno schema piramidale è simile a uno schema Ponzi poiché il sistema si basa sull’afflusso di nuovi investimenti per pagare gli investitori precedenti. L’unica differenza è che uno schema Ponzi si pubblicizza come un’impresa legittima che genera profitti fornendo servizi o vendendo prodotti. Al contrario gli schemi piramidali non attribuiscono la presunta redditività dello schema alle prestazioni di un’impresa.

Considerazioni finali

Dalla nostra carrellata dei migliori schemi Ponzi in criptovalute, è chiaro che i truffatori puntano tutto sulla mancanza di conoscenza da parte degli investitori, sul fascino delle criptovalute come nuova tecnologia, nonché sulla volatilità potenzialmente molto redditizia. Il punto è che è bisogna sempre studiare i progetti in maniera autonoma, senza farsi influenzare emotivamente, indipendentemente da quanto rispettabile possa sembrare l’azienda che c’è dietro.

Impostazioni privacy