La Banca d’Inghilterra ha una reazione molto particolare al collasso di FTX, dicendo agli utenti di “non piangere lacrime di coccodrillo”.
Il vice governatore della BoE Sir Jon Cunliffe ha affermato che il crollo dell’exchange di criptovalute FTX ha mostrato perché una corretta regolamentazione è più che mai necessaria.
Cunliffe ha riferito che la Financial Conduct Authority “aveva avvertito pubblicamente che FTX fornisce servizi o prodotti finanziari nel Regno Unito senza autorizzazione. Quindi è improbabile che gli investitori possano riavere i soldi se le cose vanno male“.
La Banca d’Inghilterra non le manda a dire: “avete sbagliato su FTX”
Le cose hanno preso una piega surreale nelle ultime due settimane. La famigerata bank run ha rivelato un buco di $8 miliardi nelle finanze di FTX, dove si trovavano i depositi dei clienti. L’exchange ha tentato di salvare la sua consociata, Alameda Research, prestandogli denaro in cambio del token FTT di FTX.
Tutto questo ha reso un po’ più intricata la risposta di Sir Jon, che ora spinge per una una regolamentazione severa. Il cripto-scettico di lunga data ha chiesto di trattare le società cripto come qualsiasi altra società finanziaria.
Ci sono tre ragioni per questo, secondo Sir Jon: in primo luogo, per proteggere i consumatori. In secondo luogo, per proteggere la stabilità finanziaria che potrebbe essere messa a repentaglio dal rapido sviluppo dei legami delle criptovalute con i mondi finanziari tradizionali. E terzo, promuovere l’innovazione. Ha aggiunto:
“Questo può sembrare controintuitivo a coloro che vedono la regolamentazione in contrasto con l’innovazione. Ma, come ho detto prima, ‘le persone non volano su aeroplani non sicuri’. L’innovazione può iniziare in spazi non regolamentati. Ma sarà sviluppata e adottata solo su larga scala all’interno di un quadro che gestisce i rischi rispetto agli standard esistenti“.
Questione Stablecoin
Tornando alla parte del discorso che aveva pianificato prima del crollo di FTX, Sir Jon ha affermato che l’obiettivo del disegno di legge sul mercato finanziario e dei servizi ora all’esame del Parlamento “è estendere gli attuali regimi normativi della Banca d’Inghilterra e della FCA per la moneta elettronica e sistemi di pagamento per coprire l’uso di “stablecoin” per i pagamenti. Tutto ciò sarebbe guidato dal principio “stesso rischio, stesso risultato normativo“.
Il che ci fa pensare al problema del “collaterale liquido” che aveva FTX. Praticamente tutte le principali normative sulle stablecoin negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’UE e in altre parti del mondo richiedono riserve altamente liquide e garantite al 100% che fornirebbero il rimborso. Ma in realtà hanno bisogno di garanzie più forti, in quanto non esistono sistemi di protezione dei depositi.
Sebbene questo disegno di legge copra i pagamenti in stablecoin, la BoE ha affermato che la prossima priorità è estendere quelle “protezione degli investitori, integrità del mercato e altri quadri normativi che coprono la promozione e il commercio di prodotti finanziari ad attività ed entità che coinvolgono criptovalute“. Cunliffe ha aggiunto:
“Attualmente, nel Regno Unito, è, in larga misura, solo il quadro normativo antiriciclaggio che si applica a queste attività“.