Ex dipendente di Opensea accusato di Insider trading: “Posso dire una cosa”

Ex dipendente di OpenSea non riesce a ottenere l’annullamento dell’accusa di “Insider Trading” di NFT: vediamo cos’è successo.

Un ex dipendente di OpenSea ha fallito nei suoi tentativi di far ritirare un’accusa di insider trading.

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Adobe Stock

Nate Chastain è accusato di aver acquistato NFT che sapeva sarebbero stati listati sulla homepage della piattaforma. In seguito li avrebbe venduti a scopo di lucro, dopo la massiccia pubblicità del team dietro il progetto. Ma vediamo bene cos’è successo.

Ex dipendente di Opensea accusato di Insider trading: “posso dire una cosa”

Nate Chastain ha acquistato a scopo di lucro alcuni NFT che sapeva OpenSea avrebbe listato sulla piattaforma.

Un giudice ha affermato che alcune delle sue argomentazioni erano convincenti. Ma in sostanza la palla è passata ad una giuria, il che significa che il caso andrà in giudizio.

Chastain aveva anche fatto pressioni per impedire ai pubblici ministeri statunitensi di usare le parole “insider trading” relativa a questo caso.

Gli avvocati di Chastain sostengono che l’insider trading era qualcosa di “impossibile da ottenere“, perché gli NFT “non sono né titoli né merci“.

Hanno anche descritto questo termine come “infamatorio e pregiudiziale“. I pubblici ministeri insistono che questa frase sia corretta.

Il giudice deve ancora pronunciarsi su questo problema. Stando alle ultime indiscrezioni i riferimenti all’insider trading potrebbero essere cancellati dall’atto d’accusa, il che significa che il governo non sarebbe in grado di usarlo durante i procedimenti giudiziari.

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