Secondo Chainalysis, circa il 10% dei fondi in criptovalute sottratti alla rete Ronin di Axie sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine.
Uno dei più grandi hack DeFi di tutti i tempi, l’exploit della rete Ronin di Axie Infinity è stato ridotto di portata dagli investigatori Chainalysis, una società di analisi blockchain. Questa ha rivelato oggi che sono stati trovati e sequestrati oltre 30 milioni di dollari in criptovalute rubate. Una cifra importante, ma che corrisponde circa al 10% dell’intero maltolto.

Secondo Chainalysis, gli investigatori hanno trovato più di 30 milioni di dollari di criptovaluta prelevata dalla rete Ronin di Axie Infinity. In un calo del mercato delle criptovalute, i 552 milioni di dollari in token sottratti nell’attacco di marzo ora valgono solo circa 307 milioni di dollari.
Alla conferenza ufficiale dell’AxieCon a Barcellona, Chainalysis ha annunciato le informazioni e ha pubblicato un post sul blog in cui illustrava i suoi risultati.
La società afferma che Chainalysis è stata in grado di seguire il denaro mentre veniva riciclato e infine inviato a borse centralizzate. Il denaro, secondo il Tesoro degli Stati Uniti, sarebbe stato rubato dal gruppo di hacker Lazarus della Corea del Nord.
Seguire il denario
Dopo il loro arrivo negli exchange, dove gli hacker speravano di scambiare i token con denaro fiat e poi ritirarli, le forze dell’ordine sono state in grado di sequestrare i fondi frutto dell’attacco. Le tracce del denaro sono state seguite dalla comapgnia di analisi blockchain Chainalysis.
Il furto di 173.600 WETH (Wrapped Ethereum) e 25,5 milioni di stablecoin USDC dal bridge che collega l’esclusiva sidechain di Axie Infinity alla rete principale di Ethereum è avvenuto il 23 marzo come parte dell’hacking della rete Ronin.
Al momento dell’attacco, tutte quella criptovalute erano valutata circa 552 milioni di dollari. Ma quando è stata resa pubblica quasi una settimana dopo, il suo valore era già aumentato a 622 milioni. I fondi rubati attualmente valgono solo circa 307 milioni di dollari. La svalutazione è avvenuta a causa del crollo del mercato delle criptovalute a maggio e del clima economico cupo. Di conseguenza, circa il 10% della criptovaluta rubata è stata ora trovata dagli investigatori.
Secondo Erin Plante, Senior Director of Investigations di Chainalysis, “Questa è la prima volta in assoluto che viene sequestrata una quantità di criptovalute rubate da un gruppo di hacker nordcoreano. E siamo fiduciosi che non sarà l’ultima”.