Celsius Network: le dichiarazione dell’ex direttore scatenano il finimondo

Un ex direttore di Celsius Network ha affermato in un’intervista con la CNBC che l’azienda ha partecipato attivamente alla manipolazione del prezzo del suo token CEL.

Tim Cradle ha lavorato come direttore di Celsius Network per più di due anni. Cradle Ha iniziato come analista antiriciclaggio e in seguito ha lavorato fino a Head of Monitoring prima di essere assunto per la posizione di tre mesi di Director of Financial Crimes Compliance.

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Le dichiarazioni rilasciate dall’ex direttore di Celsius Network gettano non poche ombre ulteriori su tutta la vicenda che sta scuotendo i mercati finanziari legati a Bitcoin e criptovalute. Le accuse sono peraltro di una gravità molto rara, pertanto, contando che non sono pervenute smentite, il tono della vicenda sta assumendo tonalità decisamente inquietanti.

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Il 13 giugno di quest’anno, come ormai è tristemente noto, Celsius Network ha annunciato l’interruzione di prelievi, scambi e trasferimenti nel tentativo di “stabilizzare” la propria attività. Le cause sarebbero state le condizioni di mercato avverse e gli strascichi del disastro dovuto al collasso dell’ecosistema Terra, che ha dato un colpo durissimo all’intero comparto cripto.

Gli utenti avevano segnalato problemi con i prelievi di denaro già nelle settimane precedenti la sospensione, il che ha alimentato le voci sul fallimento dell’azienda. All’epoca, il CEO di CEL, Alex Mashinsky, confutò le accuse e attribuì le critiche, in particolare il deterioramento delle prestazioni dell’azienda, a controparti non identificate che volevano distruggerla.

Da allora sono trapelate le prove che rivelavano che Celsius ha partecipato attivamente a scambi con profilo di rischio elevatissimo ed erano spesso altamente sovraesposti. Ma quando poi il crypto winter ha iniziato a stringere la presa, quella strategia è fallita. Portando poi alla luce enormi buchi nei bilanci della compagnia.

Il 14 luglio, la società ha dichiarato fallimento del Capitolo 11, ponendo fine alle voci secondo cui l’attività sarebbe ripresa come al solito. Nel deposito del tribunale è emerso dalle carte un deficit di bilancio di 1,2 miliardi di dollari, sollevando di conseguenza enormi dubbi circa un eventuale rimborso del denaro degli utenti.

Manipolazioni del token CEL

Cradle ha affermato di aver appreso per la prima volta la manipolazione del mercato ad una festa di Natale del 2019. L’ex Direttore della Conformità della piattaforma ha affermato che i dirigenti senior stavano parlando di “movimenti di prezzo deliberati” in CEL durante l’evento. Situazione che l’ex manager non ha tardato a descrivere come “una cosa un po’ bizzarra”.

La valutazione di mercato del token CEL stava iniziando ad vedere interessanti incrementi nel 2020. Tuttavia, non ha assunto un movimento parabolico, almeno fino a settembre 2020. In quel periodo infatti il token CEL ha registrato performance eccezionali, raggiungendo un massimo record di 8,05 di dollari il 4 giugno 2021. Da allora però, CEL è stato in discesa costante, raggiungendo il minimo locale del 14 giugno a soli 0,28 dollari per token.

“Manipolazione del mercato” è il termine usato per descrivere qualsiasi tentativo di ostacolare il libero ed equo funzionamento del mercato. Esiste una legislazione contro la manipolazione del mercato, ma nessuna che si applica specificamente alle criptovalute. Almeno a quanto sostiene il noto imprenditore di criptovalute Erik Read.

Cradle ha rivelato la sua conoscenza privilegiata affermando che il management di Celsius stava “assolutamente” utilizzando i fondi dei clienti per gonfiare artificialmente il prezzo di CEL.

“Non so come metterlo meglio. Tuttavia, erano presenti, impegnati nel trading attivo e facevano aumentare il costo del token.”

Secondo Cradle, un team di conformità era a corto di personale, risorse scarse e l’esclusione di “investimenti rischiosi”. Questi sono esempi di quanta poca importanza l’azienda abbia attribuito alla compliance.

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