Tasse, c’è una seconda possibilità per chi non ha rispettato gli impegni

L’Agenzia delle Entrate viene incontro ai cittadini che non hanno rispettato gli obblighi delle rateizzazioni o del saldo e stralcio della cartelle esattoriali del 2020. E sono davvero tanti coloro che non ce l’hanno fatta a mantenere gli impegni. Ma attenzione, i tempi per rimettersi in regola sono strettissimi.

E’ pronto un nuovo calendario per la scadenza della “rottamazione ter” e dell’atteso saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali: l’obiettivo è venire incontro i contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate 2020 e 2021 entro la scadenza del 9 dicembre scorso.

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito web le domande più frequenti in merito alle novità introdotte dalla legge di conversione del decreto “Supporti-ter”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2022.

Agenzia delle Entrate: ecco le nuove disposizioni

La stessa disposizione ha inoltre stabilito un nuovo termine per considerare il pagamento delle rate dovute nell’anno 2022. In particolare, la legge prevede la possibilità di mantenere i benefici delle definizioni agevolate se il pagamento delle rate originariamente previsto negli anni 2020 e 2021, oltre a quelle scadenti nel 2022, sono realizzate entro le seguenti date: 30 aprile 2022 per le rate di “scrapping-ter” e “Saldo ed estratto” originariamente scadute nel 2020; 31 luglio 2022 per le rate “scrapping-ter” e “Saldo ed estratto” originariamente scadute nel 2021; 30 novembre per le rate della “rottamazione” previste per il 2022. (Intanto hai visto le nuove comunicazioni?)

Per ogni scadenza è possibile effettuare il pagamento avvalendosi di ulteriori 5 giorni di tempo extra concessi dalla legge pertanto per il termine del 30 aprile, anche in considerazione delle ferie, saranno validi i pagamenti effettuati entro il 9 maggio.

In caso di pagamenti fuori termine o per importi parziali cesseranno i benefici della misura agevolata e i pagamenti già effettuati saranno considerati come anticipo.

La Legge n. 25/2022 ha altresì disposto la cessazione dei procedimenti esecutivi avviati a seguito del mancato, parziale o ritardato pagamento, entro il 9 dicembre 2021, delle rate del 2020 e 2021.

La legge di conversione del decreto Sostegni-ter concede una possibilità di riammissione alla definizione agevolata agli oltre 530mila contribuenti decaduti per mancato pagamento, entro il termine dello scorso 9 dicembre delle rate originariamente dovute nel 2020 e 2021. A livello regionale, il Lazio è al primo posto con 77.719 contribuenti interessati.

Al quarto posto troviamo la Puglia con 39.565 contribuenti, poi ci sono Toscana (38.542), Sicilia (35.793), Emilia Romagna (29.837), Calabria (29.261), Piemonte (28.459), Veneto (27.908), Sardegna (21.883), Liguria (14.200), Marche (13.987), Abruzzo (13.951), Umbria (10.306), Friuli Venezia Giulia (6.849), Basilicata (6.550), Trentino Alto Adige (3.391), Molise (3.046) ed infine la Valle d’Aosta con 1.047 contribuenti.

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