Roma è stata venduta, incredibile ma vero: ecco dove è successo

Quello che succede in questa fase, in questa epoca ha davvero dell’incredibile. Una di queste storie riguarda la città eterna.

Qualcosa di assurdo, di inimmaginabile, di realisticamente impossibile, appunto. Quello che è successo infatti non è di questa realtà, ma succede altrove. Li, dove tutto o quasi è possibile, dove le leggi sono altre, le regole anche e dove il contesto in qualche modo non risponde propriamente a ciò che ricordiamo del nostro. Un mondo alternativo? Forse.

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Cosa direste se vi dicessero che Roma, la città eterna è stata venduta? Qualcuno certo immaginerebbe di essere in preso in giro, qualcun altro balzerebbe sulla sedia ed altri ancora non crederebbero minimamente alla cosa. La realtà invece ci dice altro, la cosa in effetti è successa. Ma quale realtà ci racconta di questo evento? La nostra? Quello che quotidianamente viviamo? Oppure ci si riferisce ad altro? Per la verità, quella realtà dove Roma è stata venduta per ben 120mila dollari non appartiene più di tanto ai nostri giorni.

Parliamo del Metaverso, il mondo virtuale alternativo o come chiamarlo si voglia. L’enciclopedia on line Wikipedia, ormai tra i più noti contenitori di nozioni, definizioni e quant’altro non solo del web parla del Metaverso in questi termini: “Termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992), libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet. Stephenson caratterizza il Metaverso come un’immensa sfera nera di 65536 km (216) di circonferenza, tagliata in due all’altezza dell’equatore da una strada percorribile anche su di una monorotaia con 256 (28) stazioni, ognuna a 256 km di distanza. Su questa sfera ogni persona può realizzare in 3D ciò che desidera, negozi, uffici, nightclub e altro, il tutto potenzialmente visitabile dagli utenti”.

Una proiezione insomma di quello che oggi può essere descritto semplicemente come internet, una visione futura. La rete che si fa fisica, che avvolge e coinvolge l’utente in ogni modo. Riproduce e trasmette ogni aspetto della vita reale.

Roma è stata venduta, incredibile ma vero: ecco quello che è successo alla città, virtualmente

L’annuncio dell’avvenuta compravendita della città eterna all’interno del Metaverso è stato annunciato in questi termini: “Roma non appartiene più ai romani”. Un utente, non ufficialmente dichiaratosi avrebbe acquistato per bene 120mila dollari un NFT che gli ha conferito di fatto la proprietà virtuale di Roma all’intero dell’Ertha Metaverse. A questo punto, sempre virtualmente parlando, Piazza di Spagna, il Colosseo, il lungotevere tutto, e tanto altro ancora si può dire di proprietà del misterioso utente.

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Precedentemente anche la città di Tokyo era stata acquistata da un utente del Metaverso, per una cifra però nettamente inferiore: 59mila dollari. Destino diverso per gran parte della Svezia, venduta per circa 50mila dollari. Il portale ufficiale di “Ertha” descrive di fatto la suddivisione dell’intera struttura virtuale insomma. 360mila appezzamenti di terra acquistabili, ognuno dei quali consente la raccolta di benefici quali tasse, commissioni ed altre dinamiche inerenti al reddito. Gli utenti, sempre di più, affollano i vari mondi virtuali alla ricerca delle più comuni situazioni.

Incontrare nuove persone, esplorare nuovi posti, mettere a segno un investimento proficuo. Insomma la realtà che quotidianamente viviamo però spostata nella sfera virtuale. Qualcosa di incredibilmente unico insomma, qualcosa che ad oggi ci consente di confrontarci con un mondo talmente fedele al nostro da poterci anche e pienamente interagire. Fare acquisti, guadagnare, passarci del tempo. Qualcosa di inimmaginabile soltanto qualche anno fa.

La realtà virtuale nel vero e proprio senso della parola. Un mondo alternativo dove si possono acquistare pezzo per pezzo intere città o addirittura nazioni. Una realtà dove tutto o quasi è possibile. Una condizione parallela, alternativa, fedele, autentica, è proprio il caso di dirlo. Il Metaverso, nuovo mondo insomma, addirittura acquistabile, appezzamento dopo appezzamento. Questo è il futuro insomma, ma anche la realtà.

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