McDonald’s e i brevetti per fast-food virtuali nel metaverso, cosa bolle in pentola?

Sulla scia di altri colossi come Facebook-Meta, Google, Youtube e tanti altri, anche McDonalds punta al metaverso, depositando i primi brevetti per fast food digitali.

Grazie anche a Meta di Zuckerberg che farà un po’ da apripista per il mondo del metaverso, McDonald’s ha depositato il suo trademark per servizi e beni virtuali, ma anche ristoranti e bar virtuali.

McDonalds deposita brevetti metavrso

Josh Gerben, un legale che si occupa di tenere traccia dei nuovi marchi depositati dalle varie aziende, ha notato le 10 richieste presentate da McDonald’s lo scorso mercoledì.

Tra le richieste di registrazione individuate da Gerben spiccano: “Gestire un ristorante virtuale con beni reali e virtuali“, “Gestire un ristorante virtuale online con consegna a domicilio” e “concerti reali e virtuali on-line“, con tanto di intrattenimento all’interno del McCafè.

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McDonald’s e i brevetti per il metaverso

McDonald’s ha seguito a ruota Panera Bread che lo scorso 3 febbraio aveva annunciato “Paneraverse“, il mondo virtuale dell’azienda di panetteria che vorrebbe registrare cibi e bevande “per l’uso nel mondo virtuale”, oltre a NFT e la facoltà di poter acquistare beni “reali” nel mondo virtuale per poi essere consegnati.

Il Tweet con i numeri di licenza dei brevetti di McDonalds, che si prepara a lanciarsi nel metaverso
Il Tweet con i numeri di licenza dei brevetti di McDonalds, che si prepara a lanciarsi nel metaverso

Oltre a McDonald’s e Panera Bread, anche il famoso negozio di vestiti americano Walmart, Nike e Sketchers hanno tutte depositato questo genere di richieste negli ultimi 3 mesi, segno che ormai tutti hanno compreso l’importanza del nuovo modo di intendere internet.

Quando così tante grandi aziende effettuano depositi di marchi del genere, è chiaro che qualcosa sta per arrivare. Credo che nei prossimi 12 mesi tutte le grandi aziende avranno già depositato i propri marchi; nessuno può ignorare più una tecnologia così innovativa”, ha dichiarato Gerben a Forbes.

George Hanson, chief digital officer di Panera, ha dichiarato che “[Panera] lavora sempre per essere all’avanguardia del progresso tecnologico. Come azienda cerchiamo sempre di dare il meglio ai nostri clienti, sia nella vita reale che nel metaverso“.

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Il futuro del metaverso

L’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti ha bisogno di circa 8-9 mesi solitamente per faccende di questo tipo, secondo Gerben, anche se è praticamente certo l’ottenimento di queste richieste da parte di McDonaldìs.

L’apripista ufficiale del mondo del metaverso è sicuramente la creazione di Zuckerberg, Meta. Dal cambio di nome avvenuto ad ottobre dello scorso, era chiaro a tutti dove si sarebbero concentrati gli sforzi della neo-nata Meta. Sul metaverso, Zuckerberg ci ha scommesso parecchio. Tutto forse.

Il mondo virtuale dovrà essere una realtà al più presto e per questo motivo l’introduzione di un head-set VR dovrà essere quanto più veloce e indolore possibile. Negli ultimi 3 mesi Meta ha incassato più di 800 milioni di dollari da Reality Labs, la divisione che si occupa appunto della creazione di headset per la realtà aumentata come l’Oculus.

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