Il fronte del web lascia veicolare una notizia che di certo semina scompiglio tra gli utenti. Gli ultimi giorni sono stati molto intensi.
La notizia ha letteralmente preso in ostaggio, se cosi si può dire, migliaia di italiani convinti che all’improvviso tutto potesse cambiare. Ci troviamo di fronte alla solita dinamica, quella del consenso cercato ed in qualche modo rubato. Si arriva a notizie lanciate un po’ cosi senza nemmeno capire bene, dall’altra parte cosa potrebbe accadere, o forse si.

La notizia è di quelle che si possono definire tranquillamente “bomba”, una di quelle informazioni insomma capaci di far letteralmente sobbalzare l’utente dalla sedia o da qualsiasi posto che in quel preciso momento in pratica si trova ad ospitarlo. I tempi che viviamo sono già di per se molto complicati. Le incertezze, i dubbi, le limitazioni e restrizioni ancora persistenti in alcuni casi che portano all’ulteriore limitazione del raggio d’azione di una azienda, di un contesto lavorativo. Una condizione che di certo al momento non è delle migliori per la media dei cittadini italiani.
La questione green pass, il 1° febbraio spartiacque tra prima e seconda modalità di visione dei tutto il concetto legato alla stessa certificazione verde. Il contesto insomma è quello che è. Poi di colpo, Facebook, attraverso una pagina evidentemente a tema compare un articolo, un post di quelli che letteralmente mettono i brividi. Dal prossimo 4 febbraio, praticamente oggi, si avrà il blocco delle giacenze medie su tutti i conti correnti e depositi. A supporto della tesi, bizzarra o meno che sia, manca però un link di approfondimento, una citazione, dichiarazione, qualcosa del genere insomma.
Il conto corrente è in pericolo, il blocco è garantito: la bufala è servita su un piatto d’argento
Si cita addirittura una autorevole fonte, il Telegraph, ma come anticipato a supporto della tesi in questione nessun link di approfondimento, nessuna prova insomma. La volontà di mettere in giro voci, ipotesi strampalate per creare di fatto il panico e probabilmente spostare l’asse centrale del pensiero dell’opinione pubblica da una parte ben precisa. Di recente abbiamo letto della falsa notizia del green pass utile per prelevare i propri soldi al bancomat, beh probabilmente siamo nella stessa situazione. Operazioni ben precise.
La truffa arriva dal supermercato: ecco come provano a confonderci le idee
A sostegno della tesi, sempre sotto forma di post, si fa riferimento all’aumento registrato del numero di prelievi nel nostro paese. Il riferimento va dunque all’operato del Governo, ed infatti si cita addirittura un eventuale decreto legge. Una serie di bufale lanciate nemmeno tanto alla perfezione. In un certo senso ha fatto molto più effetto l’adesivo con la questione green pass necessario al bancomat. Le segnalazioni sono infatti arrivate si potrebbe dire a “vagonate”. Migliaia di utenti si sono imbattuti in questa falsa notizia, impacchettata anche male realisticamente. Molti di loro non hanno esitato a segnalarla agli organi competenti ma non solo.
Il momento attuale è caratterizzato da una sorta di equilibrio tra le posizioni in campo, sostanzialmente pro e contro green pass. La questione vaccino è riscontrabile nella stessa dinamica. Una questione che divide insomma, che di certo non promette niente di buono. Il confronto tra le posizioni è spesso inesistente, si arriva allo scontro senza nemmeno poi tanto ragionarci. L’estremo in genere porta a determinate dinamiche. Certe notizie, false chiaramente, di certo poi non aiutano, non restituiscono serenità, stabilità, anzi, cosi come nel loro intento agitano ancora di più gli animi. Cosa resta da fare? Attenzione, questo si potrebbe iniziare a mettere in campo.
Essere sicuri di ciò che si legge, delle fonti, dei riferimenti, delle citazioni, di tutto insomma. Provare ad arrivare ad un confronto con l’altra parte, se proprio necessario non inquinato da fattori realisticamente tossici. Evitare le false notizie insomma e farsi una propria idea partendo da fonti autorevoli, non di parte, che raccontano le cose per quelle che sono, sempre.