Postepay, è meglio controllare subito il saldo: i conti non tornano

Una immagine che ormai si conosce a memoria. L’ipotesi di raggiro, la difficoltà nel concepire la tentata frode.

Le cronache delle ultime settimane non fanno altro che parlarci di raggiri, tentativi di frode, truffe vere e proprie che si consumano ai danno di ignari, di inconsapevoli, in buona fede utenti del web, colpiti, per cosi dire, nel punto debole di chiunque, i propri interessi economici.

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Tempi duri quelli che viviamo oggi. Mille dinamiche che mai come ora contribuiscono a rendere molto meno sopportabile il quotidiano, almeno per una bella porzione di popolazione che ad oggi risulta non proprio allineata con quelle che sono di fatto le disposizioni del Governo in merito ai vaccini. Tempi duri certo, preceduti da momenti ancora più complessi in cui restrizioni e limitazioni per ogni cittadino erano di fatto all’ordine del giorno. Momenti che in qualche modo hanno favorito dinamiche ben precise.

La forzata permanenza in casa in quelli che sono stati i mesi dei lockdown e delle successive limitazioni hanno in fatto portato ad un maggiore utilizzo, cosi come era prevedibile di numerosi supporti elettronici, piattaforme digitali, strumenti in qualche modo legati alle nuove tecnologie. Anche ad esempio gli acquisti su internet sono chiaramente amentati perchè di fatto i cittadini non potevano uscire di casa e quindi bisognava fare in un certo senso di necessità virtù. Proprio in questo frangente però ci si è trovati di fronte ad un fenomeno ben preciso. L’aumento delle truffe legate ai prodotti di natura finanziaria.

Postepay, è tempo di controllare il saldo: i pagamenti non autorizzati sulle più comuni carte prepagate

Quello che di anomalo è capitato di vivere a moltissimi cittadini negli ultimi mesi ha molto a che fare con il fenomeno di cui si parlava in precedenza. Aumento delle transazioni digitali, in funzione del maggiore utilizzo delle preposte piattaforme di shopping on line ed aumento allo stesso modo di veri e propri fenomeni truffaldini riscontrati con sempre maggiore insistenza ai danni dei cittadini. Quello che è successo ad esempio a tantissimi possessori di di Postepay ma anche di altre tipologie di carte prepagate, è davvero incredibile.

L’ultima frontiera della truffa on line: quando il ricatto è a luci rosse

Addebiti di pagamenti non previsti, non eseguiti, in qualche modo chiaramente mai autorizzati dal cittadino. Una voce di riferimento “altro/shopping e servizi” ed addebiti che variano dai 4 agli 8 euro che si ripetono anche per più volte nel corso della giornata fino a toccare in alcuni casi anche cifre sopra i 50 euro. Nel caso specifico sarebbe saggio eliminare le adesioni a particolari strumenti di pagamento attraverso la propria carta prepagata, piattaforme insomma alla GooglePay o ApplePay. In questo modo si potrebbe insomma staccare una tipologia di collegamento potenzialmente rischiosa.

C’è inoltre la possibilità di chiedere direttamente il rimborso del capitale perduto a Poste italiane attraverso l’invio della copia di una denuncia contro ignoti. In certi casi l’azienda cosi come tante altre realtà del settore dovrebbero prevedere un piano di rimborso, considerata in pratica la responsabilità, anche se indiretta dell’azienda stessa. Non c’è pace insomma per i cittadini. La nuova frontiera della truffa, del raggiro, è ormai il web, in certi contesti, in certe stanze, nessuno, davvero nessuno può considerarsi al sicuro.

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