Monete, il taglio della vecchia lira che fa impazzire i collezionisti: un tesoro!

Esemplari della vecchia lira che hanno scritto la storia delle monete da collezione italiane. Veri e propri gioielli.

Monete
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L’Italia è il paese della vecchia lira, moneta che fino al 2002, fino all’ingresso ufficiale della moneta unica ha letteralmente caratterizzato il quotidiano del nostro paese per interi secoli passando attraverso grandi tragedie e momenti di contagioso e giustificato entusiasmo. Quello che questa moneta è stata per il nostro paese lo si può evincere anche e soprattutto dall’elevato valore, in alcuni casi, assegnato oggi agli esemplari più noti. Parliamo di veri e propri tesori preziosi. Impensabili pezzi da collezione che possono valere migliaia di euro.

Ad oggi quelli che sono considerati a tutti gli effetti i tesori della vecchia lira per una serie di innumerevoli fattori, possono contare tutti su caratteristiche abbastanza comuni, cosa che in qualche modo lega bene o male tutte le monete considerate preziose. Anno di conio, particolare contesto storico, particolarità o errori presenti sulle due facciate e nel caso una perfetta condizione di mantenimento. Tutti questi fattori novanta su cento danno vita ad una valutazione ampiamente inattesa dal possessore della moneta in questione.

Nel caso della vecchia lira, inoltre parliamo di esemplari messi da parte in tutta fretta poco prima dell’ingresso ufficiale della moneta unica europea. Bisogna quindi considerare che con molta probabilità numerosi esemplari potenzialmente assai preziosi possono trovarsi in questo momento proprio in casa nostra. Cercare ovunque, in effetti, a questo punto, non sarebbe una cattiva idea. La valutazione di alcuni esemplari, come detto, passa per una serie di universali considerazioni.

Monete, il taglio della vecchia lira che fa impazzire i collezionisti: pezzi che valgono oro

100 lire Minerva
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Realizzata in Acmonital, tra il 1955 ed il 1989, (tranne una breve parentesi in versione mini mal sopportata dagli italiani ad inizio anni novanta) diametro di 27,8 millimetri, peso è di 8 grammi con contorno rigato di 2 millimetri. Su una delle due facciata la dea Minerva che impugna una lancia. Per comprendere al meglio il valore eventuale di una versione rispetto all’altra, è giusto considerare quelli che sono dei parametri ufficialmente riconosciuti. La classificazione della moneta in base alle sue condizioni di mantenimento. Avremo quindi le sigle che andranno a definire, per l’appunto lo stato della moneta stessa: B = Bella – moneta liscia e poco leggibile con rilievi che conservano solo 2 o 3/10 di metallo. MB = Molto Bella – moneta molto usurata e solo alcune parti leggibili con rilievi che conservano 4 o 5/10 di metallo. BB = Bellissima – moneta leggibile e intera, può presentare qualche colpo, con rilievi che conservano presentano 6, 7/10 di metallo. SPL = Splendida – moneta con leggeri segni di circolazione e con rilievi nitidi e che conservano da 8 a 9/10 di metallo.
FDC = Fior di Conio – moneta che non porta segni di circolazione, non presenta usura e i rilievi conservano 10/10 di metallo.

Uno degli esemplari più ricercati in assoluto per la sua rarità e per il suo valore chiaramente è quello datato 1954 della 100 lire in versione di prova. Stiamo parlando di una moneta che in ottimali condizioni di mantenimento potrebbe valere all’incirca 3000 euro. Parliamo di uno degli esemplari più preziosi in assoluto. Inoltre, i collezionisti possono contare anche su altre versioni, altrettanto valide ma dal valore leggermente inferiore, cosi come schematizzato di seguito:

  • 1955 – 900 euro in FDC, 150 in SPL, 5 in BB.
  • 1956 – 250 euro in FDC, 45 in SPL, 60 in BB.
  • 1957 – 300 euro in FDC, 45 in SPL, 30 in BB.
  • 1958 – 550 euro in FDC, 50 in SPL.
  • 1959 – 600 euro in FDC, 50 in SPL.
  • 1960 – 550 euro in FDC, 50 in SPL.
  • 1961 – 550 euro in FDC, 50 in SPL.
  • 1962 – 230 euro in FDC, 30 in SPL.
  • 1963 – 95 euro in FDC, 20 in SPL.
  • 1964 – 60 euro in FDC, 10 in SPL.
  • 1965 – 70 euro in FDC, 10 in SP.
  • 1966 – 45 euro in FDC.
  • 1967 – 40 euro in FDC.

Altre monete, caratterizzate da altre date di conio altri fattori e quant’altro possono valere ad oggi, secondo le riflessioni del relativo mercato pochi euro per pezzo. Parliamo in ogni caso di una moneta che ha fatto storia. Una delle monete sicuramente più apprezzate dagli italiani e dagli stessi collezionisti di tutto il mondo. Una gemma rara in alcuni casi. Monete che spesso fanno letteralmente impazzire i cultori del genere.

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