Kik chiude: l’azienda adesso si concentrerà sulla sua criptovaluta “Kin”

Chiuderà i battenti la famosa applicazione di messaggistica targata Kik Interactive per colpa di una battaglia legale con la Security Exchange Commission (SEC). Il prossimo obiettivo è concentrarsi sulla sua criptovaluta Kin, la quale è al centro della causa stessa.

Ma cosa ha scatenato la battaglia legale tra le due? Nel 2017, quando Kik lanciò la criptovaluta, la SEC denunciò la società per aver raccolto denaro con un’offerta illegale di titoli non registrati. Il problema adesso è stabilire effettivamente se Kin può essere considerato o meno un titolo. Se le accuse della SEC verranno ritenute veritiere, allora la vendita è stata realmente una violazioni delle leggi sui titoli.

Ted Livingston, Amministratore Delegato di Kik, ha dichiarato: “Dopo 18 mesi di lavoro con la SEC, l’unica scelta che ci è stata data è di etichettare Kin come titolo oppure battagliare con loro in tribunale. Una decisione difficile, in quanto potrebbe essere considerato un precedente pericoloso e quindi uccidere l’usabilità di qualsiasi criptovaluta”.

Livingston ha inoltre affermato che sarà costretto a ridurre il personale a 19, decisione che avrebbe un notevole impatto su oltre 100 dipendenti. “Ci concentreremo sulle cose che contano di più, come l’idea di diventare il primo progetto che crea una domanda reale convincendo le persone ad acquistare Kin per usarlo”. Questi cambiamenti ridurranno il tasso di combustione di Kik Interactive dell’85%, permettendo all’azienda di sopravvivere al processo.

La società vuole convincere i clienti ad acquistare Kin e ad usarla effettivamente. I restanti dipendenti lavoreranno per espandere la blockchain Kin in modo da supportare più transazioni, lavorando in sinergia con gli sviluppatori che supportano Kin e costruire un nuovo portafoglio mobile per l’acquisto di Kin.

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