Fidelity vuol portare la valuta digitale negli investimenti tradizionali in Europa

L’ala cripto di Fidelity Investments, multinazionale di servizi finanziari americana Fidelity, ha mosso decisivi passi in Europa per aumentare i propri sforzi atti a portare la valuta digitale negli investimenti finanziari tradizionali.

Attualmente, la Fidelity Digital Assets sta collaborando con la Nickel Digital Asset Management, colosso finanziario che fungerà da custode dei bitcoin detenuti dalla società di investimento. L’annuncio, arrivato a metà settimana, è stato accolto con enorme approvazione dalla comunità crittografica.

Fino ad oggi, i grandi investitori mondiali non si sono attivamente impegnati nel promuovere l’asset digitale, altamente volatile ma enormemente redditizio. Il motivo principale di questa mancanza di entusiasmo è la mancanza di servizi di back-off.

Ora che Fidelity ha deciso di fare questo importante passo, resta da vedere se ciò aprirà la strada a un afflusso di investimenti tradizionali nel mondo delle criptovalute. Inoltre, i fondi pensione e i gestori patrimoniali sono ancora fortemente sospettosi nei confronti delle valute digitali a causa della scarsa regolamentazione e degli attacchi hack, nonostante i potenziali guadagni monetari che offre.

Bitcoin è la criptovaluta più popolare, con il suo valore che raddoppiò l’anno scorso.Tuttavia, i grandi investitori preferiscono concentrarsi sulla disfunzionalità del mercato e sull’alta imprevedibilità.

Facebook ha lanciato Libra, valuta digitale di sua proprietà, nel tentativo di integrarne l’utilizzo nella piattaforma social. Questa mossa è stata accolta con feroci critiche, portando Francia e Germania ad impegnarsi a bloccare completamente le operazioni valutarie in Europa.

Chris Tyrer, responsabile europeo di Fidelity Digital Assets, ha dichiarato: “Ostacoli come i problemi di regolamentazione, la qualità dei fornitori di servizi o il timore di un’elevata volatilità si stanno riducendo tra gli investitori istituzionali. Sono ottimi segnali per la loro partecipazione futura ai mercati delle criptovalute”.

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