Ethereum Classic, Gate.io conferma l’attacco 51% sulla blockchain: garantiti rimborsi

L’exchange di criptovalute Gate.io conferma che sulla blockchain di Ethereum Classic (ETC) si è verificato un attacco. Gate.io Research ha diffuso un rapporto sulle transazioni di ETC e colto l’occasione per affermare che sì, qualcosa di strano si è effettivamente verificato negli ultimi giorni: sembra che vi siano state sette transazioni annullate, quattro delle quali riconducibili ad un preciso hacker che grazie a questa operazione sarebbe riuscito a trasferire circa 54.2000 ETC, che al cambio equivalgono all’incirca a 270.000 USD.

L’incidente si sarebbe verificato tra la mezzanotte e le quattro del mattino del 7 gennaio. In queste quattro ore le transazioni incriminate sono state dapprima confermate e poco dopo invalidate. “Gate.io ha bloccato con successo le transazioni sospette, inoltrandole ad un esame manuale. Sfortunatamente durante l’attacco tutte le transazioni risultavano valide e sono quindi state confermate sulla blockchain. Per questo motivo il nostro controllore ha approvato gli scambi, il che ha causato una perdita complessiva di circa 40.000 ETC”.

Ma che ne sarà a questo punto degli utenti che con questo attacco si son visti perdere parecchi soldi? Gate.io ha assicurato che le vittime della truffa verranno rimborsate ed ha anche spronato altre piattaforme di scambio a bloccare all’istante le transazioni provenienti dai tre indirizzi sospetti. La compagnia, inoltre, ha annunciato di aver irrobustito il proprio sistema di sicurezza proprio per evitare che tali eventi possano ripetersi in futuro.

A questo proposito non si può ignorare l’avvertimento che Charlie Lee, creatore di Litecoin (LTC), ha fatto di recente proprio sulla vulnerabilità delle criptovalute: “Per definizione, una criptomoneta decentralizzata deve essere suscettibile ad attacchi 51% mediante hashrate, stake e/o altre risorse acquisibili attraverso una vulnerabilità dei permessi. Una valuta che riesce ad evitare questo tipo di attacchi ci riesce perché evidentemente fa parte di una rete centralizzata”.

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