Dopo anni di stallo, sono stati sbloccati i fondi del Bonus genitori separati. Quali sono i presupposti per ricevere il beneficio dall’INPS?
Quattro anni dopo l’approvazione definitiva da parte del Governo Draghi, il Bonus genitori separati si appresta a essere erogato ai rispettivi beneficiari. La misura è stata bloccata per tutto questo tempo a causa di una serie di peripezie burocratiche.

Era inizialmente diretto ai genitori separati o divorziati che, a causa della pandemia, si erano ritrovati in situazioni di difficoltà economiche e finanziarie perché non avevano ricevuto l’assegno di mantenimento da parte dell’altro genitore. Negli ultimi giorni, l’INPS ha comunicato che i fondi stanziati potranno finalmente essere utilizzati e che a breve partiranno i primi accrediti. Ma a chi spetta il beneficio? Scopriamolo.
Bonus genitori separati: al via l’erogazione dopo anni di stop
Il Bonus genitori separati ha un ammontare massimo mensile di 800 euro e verrà erogato per un anno. Per la misura sono stati stanziati 10 milioni di euro. I requisiti per ottenerlo sono i seguenti:

- essere genitori separati o divorziati che versano in una situazione di disagio economico;
- non aver ricevuto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento dall’altro genitore. La somma del beneficio, infatti, viene calcolata proprio sull’assegno non percepito;
- possedere un reddito annuo fino a 8.174 euro;
- aver vissuto con figli minori oppure maggiorenni disabili gravi durante la pandemia di Covid;
- provare che l’ex coniuge o l’ex convivente ha perso il lavoro, ha subito una riduzione dell’attività lavorativa oppure una sospensione non inferiore a 90 giorni dall’8 marzo 2020.
Come è possibile notare dalle condizioni previste per l’accesso, la misura era stata ideata nel 2021 per aiutare le famiglie di divorziati o separati durante la crisi pandemica. Il Decreto attuativo per la distribuzione dei fondi economici, tuttavia, è stato approvato solo alla fine del 2022, con più di un anno di ritardo.
L’attivazione del portale telematico per la presentazione delle domande, poi, è slittata al mese di febbraio 2024 e la finestra per l’inoltro delle richieste è rimasta attiva fino al 31 marzo 2024. Un ulteriore ritardo, purtroppo, è stato causato dalla verifica delle condizioni di accesso. Nei prossimi mesi, però, l’INPS ha assicurato che verranno pagate le somme agli aventi diritto.
I soggetti che avevano inviato domanda entro il termine del 31 marzo 2024 riceveranno l’accredito del Bonus dall’INPS in un’unica soluzione, dunque fino a un importo massimo di 9.600 euro. Al momento, non è ancora certo se il Governo deciderà di rifinanziare il beneficio.