La manovra del Governo prevede molteplici novità relative alle pensioni del 2024: scopriamo tutte le misure disposte dall’esecutivo.
Il 2024 è alle porte e le pensioni continuano a far discutere a seguito di una recente mossa da parte dell’attuale esecutivo. Un piccolo cambiamento che sta generando una forte discussione e potrebbe riempiere questo finale di 2023.
Il tema delle pensioni torna al centro della discussione pubblica a seguito dell’emendamento presentato in Senato dal Governo che prevede una parziale retromarcia sui tagli dell’assegno previdenziale per i lavoratori di sanità, enti locali, asili e ufficiali giudiziari che andranno in pensione il prossimo anno.
I tagli, come sottolineato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, andrebbero a colpire nel 2024 ben 31.500 lavoratori e 732.300 a regime, cioè fino al 2043. Questi tagli farebbero risparmiare allo stato 21 miliardi netti in venti anni. Scopriamo quindi quali sono i dettagli emersi nell’emendamento presentato al Senato.
Nuovo emendamento per le pensioni 2024: tutte le correzioni previste
L’emendamento del Governo va ad eliminare il taglio per chi andrà in pensione di vecchiaia (67 anni) e, esclusivamente per medici e infermieri, lo riduce per chi sceglie di seguire il percorso della pensione anticipata. Questo vuole dire che si potrà assistere alla riduzione di un trentaseiesimo per ogni mese di ritardo nel pensionamento.
La nuova direttiva significa che il lavoratore per azzerare il taglio dovrebbe svolgere il suo lavoro per altri 3 anni dopo il raggiungimento del requisito per la pensione anticipata(42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne). In sintesi, dovrebbe lavorare per 46 anni.
All’interno dell’emendamento si segnala anche un allungamento del periodo di tempo tra la maturazione e il pagamento della pensione anticipata, che attualmente è di 3 mesi. Questo elemento salirà per tutti i lavoratori delle 4 casse interessate all’articolo 33 della legge di Bilancio a 4 mesi nel 2025, a 5 mesi nel 2026, a 7 mesi nel 2027 e a 9 mesi dal 2028.
In questo scenario si prevede la permanenza in servizio dei medici e degli infermieri fino ai 70 anni. Con questo allungamento, si sottolinea nella relazione tecnica, si assicureranno gli stessi risparmi previsti dal testo iniziale della manovra. Tutto però potrebbe cambiare a seguito delle categorie interessate che hanno pronte una serie di azioni legali contro la norma con l’obiettivo di arrivare al giudizio incostituzionale.
Questo è il grande cambiamento emerso a seguito dell’ultimo emendamento arrivato in Senato. Le prossime settimane dunque diranno molto sulla possibile strada che le pensioni intraprenderanno nel 2024.