Nasce DFund AI Platform, un progetto cripto che rivoluziona l’uso di intelligenza artificiale

La piattaforma DFund AI si avvale di due paradigmi economici distinti per generare un ecosistema autosufficiente. Questi sistemi sono pensati per essere efficaci applicando modelli economici adeguati alla situazione.

Questi modelli, sviluppati tenendo conto dell’economia dei token, delle commissioni e di altri aspetti economici, non solo contribuiscono all’espansione dell’ecosistema. Ma offrono anche un’esperienza vantaggiosa per gli utenti, gli investitori e gli sviluppatori.

intelligenza artificiale a dfund
Adobe Stock

I modelli concepiti in modo ponderato garantiscono che l’ecosistema sia resiliente e duraturo, conquisti la fiducia degli utenti e promuova un maggiore coinvolgimento. Inoltre, la formulazione dei modelli economici tiene conto delle esigenze di tutti i numerosi stakeholder dell’ecosistema. Ad esempio, gli investitori sono spesso più interessati a ottenere un profitto, mentre gli sviluppatori sono più interessati all’espansione dell’ecosistema.

Di conseguenza, DFund ha sviluppato un progetto che risponde alle preoccupazioni di tutte le parti interessate. Tutti i membri dell’ecosistema avranno l’opportunità di svilupparsi e prosperare in modo sostenibile.

Raccolta fondi per i progetti AI

Attraverso l’aumento del valore del token FUNDAI, questo piano intende contribuire all’espansione dell’ecosistema. L’investimento di token FUNDAI da parte degli investitori, l’utilizzo di token FUNDAI nei round di investimento dei progetti e la combustione dei token dopo l’intero acquisto possono tutti contribuire a diminuire la quantità disponibile di token, che può quindi portare a un aumento della domanda. Questo ha il potenziale di aumentare il valore del token FUNDAI e il token stesso può diventare più prezioso di conseguenza.

Questo sistema è un modo sensato per garantire la sostenibilità della piattaforma DFund AI. Inoltre, consente agli investitori di creare profitti contribuendo al contempo all’ambiente in cui operano.

Marketplace dei modelli di intelligenza artificiale (AI)

Quando un modello viene acquistato attraverso l’AI Models Marketplace, viene applicata una commissione di servizio sotto forma di fee. Questa commissione serve a coprire i costi di gestione del marketplace. Il 20% di questa commissione sarà inviato al portafoglio di burn per ridurre l’offerta circolante e sostenere le quotazioni sui mercati.

Il 70% dei fondi raccolti dalla commissione sarà destinato all’espansione dell’ecosistema. Il 10% di questa commissione sarà suddiviso tra le persone responsabili dello sviluppo. In questo modo, il mercato sarà in grado di attrarre un maggior numero di persone e gli sviluppatori saranno in grado di fornire un servizio migliore.

I modelli economici

I modelli economici all’avanguardia sviluppati da DFund AI mirano a garantire la salute e l’espansione continua degli ecosistemi. Il sistema è progettato in modo da soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate, tenendo conto dei requisiti di investitori, sviluppatori e consumatori. L’obiettivo dei metodi AI Projects Fundraising e AI Models Marketplace è quello di aumentare il valore del token FUNDAI diminuendo la quantità di token FUNDAI disponibili per l’acquisto e aumentando contemporaneamente il numero di acquirenti che desiderano acquistarli.

In questo modo, gli investitori hanno la possibilità di trarre profitto dai loro investimenti, contribuendo allo stesso tempo all’espansione e allo sviluppo dell’ecosistema. Gli investitori potranno trarre profitto dal valore crescente del token FUNDAI e dal continuo successo della piattaforma DFund AI nel lungo periodo.

 

*NB: Le riflessioni e le analisi condivise sono da intendere ad esclusivo scopo divulgativo. Quanto esposto non vuole quindi essere un consiglio finanziario o di investimento e non va interpretato come tale. Ricorda sempre che le scelte riguardo i propri capitali di rischio devono essere frutto di ricerche e analisi personali. L’invito è pertanto quello di fare sempre le proprie ricerche in autonomia.
L’autore, al momento della stesura, detiene esposizioni in Bitcoin e altri asset crittografici, anche legati a quanto trattato nell’articolo.

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