Inaspettato e deludente: il CEO di Binance CZ reagisce alla denuncia della CFTC. Vediamo quali sono state le parole del leader dell’exchange.
L’amministratore delegato di Binance ha definito “inaspettata e deludente” una nuova denuncia civile presentata dalla Commodity Futures Trading Commission.
Changpeng Zhao ha dichiarato che la denuncia “sembra contenere un’esposizione incompleta dei fatti“. Inoltre non è d’accordo con il modo in cui molti dei problemi sono stati caratterizzati. Vediamo cos’è successo.
Il CEO di Binance CZ si scaglia contro la denuncia della CFTC: i dettagli
L’autorità di regolamentazione ha affermato che la borsa ha violato le norme statunitensi sui derivati e avrebbe dovuto essere registrata presso l’agenzia anni fa.
Changpeng Zhao ha dichiarato che la denuncia “sembra contenere un’esposizione incompleta dei fatti” e non è d’accordo su come sono stati caratterizzati molti dei problemi.
La CFTC sostiene che il programma di conformità di Binance è stato “inefficace”. CZ invece afferma che la sua piattaforma di trading è la prima borsa globale, non statunitense, a implementare un programma KYC obbligatorio.
Sostenendo che la società ha “uno degli standard più elevati in materia di KYC e AML“, la dichiarazione di Zhao ha aggiunto:
“Blocchiamo gli utenti statunitensi in base alla nazionalità (KYC), all’IP (compresi gli endpoint VPN comunemente utilizzati al di fuori degli Stati Uniti), al vettore mobile, alle impronte digitali dei dispositivi, ai depositi e ai prelievi bancari, ai depositi e ai prelievi su blockchain, ai numeri di carta di credito e altro ancora“.
Inoltre, Zhao ha dichiarato che Binance impiega 750 persone nei suoi team di conformità, molte delle quali hanno un background nelle forze dell’ordine e nella regolamentazione.
Ha fatto notare che l’exchange ha gestito oltre 55.000 richieste da parte delle autorità – e ha aiutato gli investigatori americani a congelare 160 milioni di dollari finora nel 2023.
CZ ha anche negato che Binance sia coinvolta nella manipolazione del mercato. Ha spiegato che, poiché le entrate della borsa sono in criptovalute, a volte devono essere convertite in fiat o in altri beni digitali per coprire le spese. Ha scritto:
“Personalmente, ho due conti presso Binance: uno per la Binance Card, uno per le mie partecipazioni in cripto. Mangio il nostro cibo per cani e conservo le mie cripto su Binance.com. Di tanto in tanto ho anche bisogno di convertire cripto per pagare le mie spese personali o per la Card“.
(Nel caso ve lo stiate chiedendo, “mangiare il nostro cibo per cani” è un termine commerciale che si riferisce a un’azienda che utilizza i propri prodotti e servizi).
Regole particolari
CZ ha poi sottolineato che tutto il personale è soggetto a una regola che impedisce di vendere una criptovaluta entro 90 giorni dall’ultimo acquisto, impedendo ai dipendenti di fare trading attivo.
Sono inoltre in vigore “politiche rigorose” per tutti coloro che hanno accesso a informazioni private, come le informazioni sulla quotazione delle monete. Il CEO ha aggiunto:
“Io stesso osservo rigorosamente queste politiche. Non ho mai partecipato a Binance Launchpad, Earn, Margin o Futures. So che l’uso migliore del mio tempo è quello di costruire una piattaforma solida che sia al servizio dei nostri utenti“.
CZ ha concluso dicendo che Binance cerca di collaborare con le autorità di regolamentazione e le agenzie governative e che l’azienda non si sottrarrà alle sfide.
“Anche se non siamo perfetti, ci atteniamo a uno standard elevato, spesso superiore a quello richiesto dalle normative vigenti. E soprattutto, crediamo nel fare sempre la cosa giusta per i nostri utenti“.