Blockchain Association chiede conto ai regolatori bancari degli Stati Uniti circa alcune questioni di primaria importanza, alla luce dei recenti disastri.
L’organizzazione di lobbying cerca prove che i federali stiano prendendo di mira le criptovalute. Con l’ondata di comunicazioni normative e azioni legali del mese scorso, si è diffusa la speculazione che il governo degli Stati Uniti abbia iniziato uno sforzo concertato per “sburocratizzare” le imprese di criptovalute.
Un’organizzazione di lobbisti commerciali sostiene che si tratta solo di congetture. Tuttavia, un po’ di chiarezza potrebbe aiutare a dimostrarlo.
La Federal Reserve (Fed), la Federal Deposit Insurance Corporation e l’Office of the Comptroller of the Currency hanno ricevuto richieste di accesso agli atti da parte della Blockchain Association, nel tentativo di capire se le autorità di regolamentazione abbiano dato alle banche l’ordine di chiudere i conti delle società di criptovalute. O se abbiano favorito in altro modo un ambiente sfavorevole per il settore.
Ci sono storie allarmanti di imprese di criptovalute che si vedono chiudere i conti bancari, a volte senza preavviso o giustificazione. Il responsabile delle politiche dell’associazione, Jake Chervinsky, ha dichiarato su Twitter che anche loro hanno avuto problemi a creare nuovi conti.
“Ma non siamo ancora sicuri che le autorità di regolamentazione stiano obbligando le banche a chiudere i conti delle società di criptovalute. Se lo stanno facendo, ciò avviene segretamente dietro le quinte”.
In “Chokepoint 2.0”
L’influencer e investitore di criptovalute Nic Carter ha definito il presunto piano “Operation Chokepoint 2.0” in un post molto letto del mese scorso.
Si riferiva all’originale Operation Chokepoint, un’iniziativa dell’amministrazione Obama che vietava alle banche di fare affari con alcune imprese “ad alto rischio”. Tra questi gli istituti di credito a pagamento e i rivenditori di armi. L’iniziativa vide un’interruzione sotto l’amministrazione Trump.
I legislatori che sostengono le criptovalute hanno abbracciato la frase. Quattro senatori repubblicani hanno chiesto alle autorità di fornire una giustificazione per “l’intensificazione del controllo sulle imprese legate alle criptovalute” in una lettera inviata alla Fed, alla FDIC e all’OCC la scorsa settimana. La lettera faceva riferimento all’iniziale operazione Chokepoint.
La Securities and Exchange Commission, il New York Department of Financial Services e le tre autorità bancarie federali sopra elencate hanno aumentato in modo aggressivo la sorveglianza del mercato delle criptovalute dal 1° gennaio.
Regolamentazione per le criptovalute
La rete dei federali punta al settore bancario delle criptovalute e un’ampia gamma di azioni di enforcement è destinata a ridisegnare il settore, non solo la SEC
Considerati gli elevati costi legati alla registrazione e alla regolamentazione dei titoli, il settore ha a lungo contestato la dichiarazione della SEC secondo la quale alcuni token e l’offerta di Kraken di titoli di scambio come servizio sono titoli non registrati.
ETH è definito un titolo non registrato dalla NYDFS. Inoltre, le autorità di regolamentazione bancaria hanno rilasciato congiuntamente commenti sulle minacce che gli asset cripto rappresentano per le operazioni bancarie “sicure e solide”. Affermando al contempo con fermezza che le osservazioni non intendono scoraggiare le banche dal fornire servizi ai clienti cripto. Il NYDFS ha sequestrato il divieto di firma favorevole alle criptovalute.