Un’altra banca rifiuta le criptovalute: scoppia la polemica

Un’altra banca inglese limita gli acquisti di criptovalute: vediamo bene cosa sta succedendo e come potrebbe impattare nel mercato cripto.

Un’altra banca britannica ha annunciato l’imposizione di limiti alla quantità di criptovalute che i propri clienti possono acquistare.

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Nationwide, una delle principali società edilizie del Regno Unito, ha dichiarato che la nuova politica è stata adottata in risposta a preoccupazioni di carattere normativo. Vediamo perché.

Un’altra banca inglese limita gli acquisti di criptovalute: ecco perché

Nationwide proibirà l’acquisto di beni digitali con le carte di credito e nei normali conti correnti non si potranno inviare agli exchange più di 6.000 dollari al giorno.

Sebbene si possa sostenere che limitare l’uso delle carte di credito per l’acquisto di criptovalute volatili sia una buona mossa, le istituzioni finanziarie hanno dovuto affrontare critiche per aver limitato il modo in cui i consumatori spendono il loro denaro.

Nationwide, una delle principali società edilizie del Regno Unito, ha dichiarato che la nuova politica è stata adottata in risposta a preoccupazioni di carattere normativo.

Lo scorso novembre, anche Santander ha annunciato che avrebbe impedito ai consumatori di inviare pagamenti in tempo reale agli exchange di criptovalute. Una mossa pensata per proteggerli dalle truffe.

La decisione è stata accompagnata da un limite di 1.200 dollari per ogni transazione. I trasferimenti alle borse di criptovalute invece sono limitati a 3.600 dollari in un periodo di 30 giorni.

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