Coinbase è nei guai: parte la class action per la gestione discutibile dell’airdrop Flare

Uno degli eventi più attesi nella storia recente tra i possessori della criptovaluta nativa della rete Ripple, XRP, è il Flare Airdrop avvenuto nei giorni scorsi sugli exchange centralizzati. Non sono però mancate polemiche, che probabilmente sfoceranno in azioni legali.

Una delle occasioni più attese nella storia recente del settore degli asset digitali è il flare airdrop.

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L’allocazione dei token FLR, tuttavia, non è stata all’altezza di ciò che gli investitori della moneta XRP nativa di Ripple avevano sperato. A seguito di questa delusione è stata avviata un’azione legale collettiva contro l’exchange di criptovalute Coinbase.

La community di Flare si opporrà a Coinbase?

Dallas Woody, il querelante, ha intentato un’azione legale collettiva contro Coinbase per non aver concesso ai suoi utenti l’accesso ai token Songbird e Flare. Stando a quanto appare sulla denuncia presentata al tribunale distrettuale degli Stati Uniti. Si ritiene che l’exchange di criptovalute abbia ufficialmente accettato di concedere l’airdrop ai possessori di XRP.

Ha affermato che il caso è stato portato sia personalmente che per conto di tutti coloro che erano in grado di beneficiare del Flare Airdrop. Tuttavia, la denuncia cita anche Brain Armstrong, il CEO di Coinbase. Pur sottolineando che l’obiezione è supportata sia dall’indagine dell’avvocato che dalla conoscenza personale.

Il ricorrente è certo che ci saranno alcune prove a sostegno delle accuse mosse contro Coinbase. La procedura di airdrop di Flare Network è stata messa in discussione dal CTO di Ripple, secondo una precedente storia di criptomercato.it.

Coinbase ha trattato impropriamente i suoi token FLR come di sua proprietà?

Secondo i documenti, Coinbase ha iniziato a consentire l’acquisto, la vendita e la custodia dei token XRP il 28 febbraio 2019. Flare Network (FLR) era una delle iniziative che intendeva trasmettere le sue criptovalute appena generate ai possessori di XRP a causa della popolarità e dell’utilità di vari progetti di risorse digitali.

In seguito a uno snapshot di utenti che utilizzano portafogli digitali XRP, Flare Network ha deciso di trasferire FLR ai possessori di XRP. Il 12 dicembre 2020 ha avuto luogo l’operazione Snapshot. A confermare pubblicamente il loro coinvolgimento nel Flare Airdrop è stato Coinbase.

Il querelante ha affermato che dopo aver ricevuto i token SGB e FLR da Flare Network, Coinbase ha rifiutato di distribuirli. Ha inoltre affermato che la proprietà di proprietà dei detentori di XRP era stata modificata unilateralmente e illegalmente dagli imputati. La legge sulla concorrenza sleale della California è stata violata. Inoltre questa condotta ha violato anche una serie di altri illeciti.

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