Token a supporto fisico, ecco spiegata la rivoluzione portata avanti da Azuki

In questo articolo scopriremo come Azuki intende rivoluzionare lo spazio NFT con i token a supporto fisico, $PBT.

Azuki si tuffa nello spazio web3 con il lancio del suo nuovo prodotto, Physical Backed Tokens – $PBT.

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Il progetto NFT a tema anime giapponese ha trovato un modo per collegare oggetti fisici con token digitali sulla blockchain di Ethereum, consentendo la proprietà on-chain di beni reali.

Cosa sono i gettoni a supporto fisico (PBT)?

Il Physical Backed Tokens (PBT) è un token standard open source che lega un oggetto fisico a un token digitale sulla blockchain di Ethereum. Il PBT consente ai marchi e ai creatori di sviluppare esperienze e narrazioni di nuova generazione per le loro comunità.

Non è una novità creare un token digitale che rappresenti un oggetto fisico, ma mantenere questo legame per tutta la durata di vita dell’oggetto è ancora una sfida. Lo standard PBT è una soluzione che consente l’autenticazione decentralizzata e la tracciabilità dell’intero percorso di proprietà degli oggetti fisici, il tutto completamente on-chain e senza un server centralizzato.

In questo modo, Physical Backed Tokens introduce una vera e propria autenticazione senza fiducia. Tutti sono liberi di autenticare, convalidare e costruire esperienze sulla base di questa tecnologia. Nessuno ha diritti esclusivi sulla proprietà degli oggetti. Inoltre, è open source e la presentazione dell’EIP è già in corso.

La linea di demarcazione tra fisico e digitale si sta attenuando e i laboratori Chiryu, il team che sta dietro agli NFT Azuki, ha lavorato a lungo per collegarli tra loro.

Che cos’è il chip Bean?

Il chip Bean è un chip crittografico che consente una nuova esperienza di “scan-to-own“. È quello che si può definire un chip BEAN (Blockchain Enabled Authentication Network) che autogenera una coppia di chiavi asimmetriche.

Che cos’è lo Scan to own?

È possibile coniare o trasferire un PBT a un altro portafoglio scansionando il chip con il proprio telefono, ergo scan-to-own. Il PBT autentica in modo verificabile l’oggetto fisico e lo collega a un token digitale nel portafoglio preferito dal proprietario. In questo modo, l’attuale proprietario di un oggetto fisico può possedere anche il PBT.

Come funziona il trasferimento del PBT?

Se gli oggetti fisici vengono venduti o regalati a un nuovo proprietario, quest’ultimo può scansionare e possedere lo stesso oggetto fisico. Basta una singola scansione per trasferire il PBT dal precedente proprietario al nuovo in modo decentralizzato.

Quali sono i casi d’uso del PBT?

Attualmente i Physical Back Token possono essere utilizzati per:

  • Autenticazione decentralizzata di beni: Autenticare un oggetto fisico semplicemente scansionandolo con il proprio telefono.
  • Tracciare il percorso di proprietà dei beni fisici: Dimostrare in modo verificabile i proprietari passati e attuali dell’oggetto, consentendo ai marchi di costruire esperienze di prodotto per il loro pubblico.
  • Utilizzo di prodotti fisici per creare esperienze digitali: Il possesso di un token digitale può sbloccare drop fisici, e ora il possesso di un prodotto fisico può sbloccare esperienze digitali.

Il PBT pone le basi per nuove esperienze e narrazioni. I possessori possono costruire una collezione che cattura sia il mondo digitale che quello fisico, scambiare oggetti autenticati e partecipare a missioni nella vita reale. Questa è solo la punta dell’iceberg, ma non resta che aspettare per scoprire tutte le nuove esperienze possibili grazie a questo standard.

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