Web 3: ecco le quattro caratteristiche principali di cui nessuno parla

Tutti parlano di Web 3.0: ma quali sono le sue caratteristiche principali? Abbiamo analizzato i quattro pilastri su cui si fonda.

Per comprendere fino in fondo la fase successiva del web, dobbiamo dare un’occhiata alle quattro caratteristiche chiave del Web 3.0.

Queste sono:

  • Ubiquità
  • Web semantico
  • Intelligenza artificiale
  • Grafica 3D
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Vediamole bene una ad una.

Web 3.0: ecco le caratteristiche principali

Ubiquità

Ubiquità significa avere la capacità di essere ovunque allo stesso tempo: in altre parole onnipresente. In questo senso possiamo dire che il Web 2.0 ci rende già onnipresenti. Un utente di Facebook può acquisire istantaneamente un’immagine e condividerla: ora questa immagine è disponibile per chiunque, indipendentemente da dove si trovi, purché abbia accesso alla piattaforma social.

Il Web 3.0 fa semplicemente un ulteriore passo avanti rendendo Internet accessibile a tutti, ovunque e in qualsiasi momento. Ad un certo punto, i dispositivi connessi a Internet non saranno più concentrati su computer e smartphone come nel Web 2.0, poiché la tecnologia IoT (Internet of Things) produrrà una miriade di nuovi tipi di dispositivi intelligenti.

Web semantico

Semantic(s) è lo studio della relazione tra le parole. Il Web semantico quindi consentirà ai computer di analizzare carichi di dati dal Web, che includono contenuti, transazioni e collegamenti tra persone. Prendiamo ad esempio queste due frasi:

  • Io amo Bitcoin
  • Io <3 Bitcoin

La loro sintassi può essere diversa, ma la loro semantica è praticamente la stessa. La semantica si occupa solo del significato o dell’emozione del contenuto.

L’applicazione della semantica nel Web consentirebbe alle macchine di decodificare significati ed emozioni analizzando i dati. Di conseguenza, gli utenti di Internet avranno un’esperienza migliore grazie a una migliore connessione tra i dati.

Intelligenza artificiale

Wikipedia definisce l’IA come l’intelligenza dimostrata e applicata dalle macchine.

E poiché le macchine nel Web 3.0 possono leggere e decifrare il significato e le emozioni veicolate da un insieme di dati, possono essere definite macchine intelligenti. Sebbene il Web 2.0 presenti funzionalità simili, è ancora prevalentemente basato sull’uomo, il che apre spazio all’errore umano – voluto o non voluto – come recensioni ingannevoli, valutazioni truccate, ecc.

Ad esempio, le piattaforme di recensioni online come Trustpilot forniscono ai consumatori un modo per recensire qualsiasi prodotto o servizio. Un’azienda però potrebbe semplicemente riunire un grande gruppo di persone e pagarle per creare recensioni positive per i suoi prodotti scadenti. Pertanto Internet ha il concreto bisogno dell’IA per imparare a distinguere il vero dal falso al fine di fornire dati affidabili.

Il sistema di intelligenza artificiale di Google ha recentemente rimosso circa 100.000 recensioni negative dell’app Robinhood dal Play Store in seguito alla debacle commerciale di Gamestop quando ha rilevato i tentativi da parte dell’azienda di manipolare le valutazioni per buttare giù l’app. L’IA presto si adatterà perfettamente a Internet 3.0, consentendo ai blog e ad altre piattaforme online di setacciare i dati e adattarli ai gusti di ciascun utente. Con l’avanzare dell’Intelligenza Artificiale, alla fine il web3 sarà in grado di fornire agli utenti i dati migliori e più imparziali possibile.

Web spaziale e grafica 3D

Alcuni futuristi parlando di Web spaziale poiché mira a offuscare il confine tra il fisico e digitale rivoluzionando la tecnologia grafica, creando dei veri e propri mondi virtuali tridimensionali (3D). In altre parole, il metaverso.

A differenza delle loro controparti 2D, la grafica 3D offre un nuovo livello di immersione non solo in applicazioni di gioco come Decentraland, ma anche in altri settori come immobiliare, salute, e-commerce e altri.

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