Nuova stretta dall’Unione Europea: transazioni fino a 1000€ e non solo

Come sappiamo lo scontro in corso tra i regolatori dell’Unione Europea e il mondo delle criptovalute si fa sempre più serrato, da una parte i sostenitori del controllo totale per la sicurezza, dall’altra gli strenui difensori delle libertà. Come andrà a finire?

La scorsa settimana il Consiglio Europeo ha proposto nuove e più stringenti norme contro il riciclaggio di denaro sporco. Tra queste figura una nuova norma dell’UE che impone agli exchange di criptovalute di eseguire la due diligence su ogni transazione di criptovaluta che costa almeno € 1.000.

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A seguito della riunione del Consiglio europeo dei ministri delle finanze europei del 7 dicembre, è stata rilasciata una dichiarazione.

Secondo il ministro delle finanze ceco Zbynk Stanjura, non saranno più fattibili trasferimenti di denaro di grandi dimensioni superiori a 10.000 euro. “Diventerà sempre più difficile provare a rimanere anonimi quando si acquistano o si vendono cripto-asset.

“Nascondersi dietro i molti livelli di proprietà di un’azienda non funzionerà più. Anche usare gioiellieri o orafi per nascondere soldi sporchi sarà una sfida.”

Il Parlamento Europeo approva la norma

Il Parlamento europeo non ha ancora approvato la norma, applicabile a tutti i CASP. Tuttavia, dato che i processi legislativi si stanno avvicinando alla conclusione, è probabile che passi.

I ministri delle finanze dell’UE si sono concentrati sulla legislazione sulle criptovalute.
Bruno La Maire, ministro delle finanze francese, aveva proposto le criptovalute al Consiglio europeo due anni prima.

Ha affermato: “Dobbiamo tagliare tutte le reti di finanziamento del terrorismo fino al più piccolo euro”. La Maire ha anche suggerito di contrastare l’anonimato dei trasferimenti di criptovaluta.

Promulgando una nuova tassa sui ricavi delle criptovalute, Fernando Medina ha suggerito all’inizio di quest’anno di porre fine alla reputazione del Portogallo come paradiso per le basse tasse sulle criptovalute. La probabilità che i passaggi fiscali per le criptovalute proposti dal Portogallo aumenterebbero a seguito delle nuove proposte di regolamenti antiriciclaggio dell’UE.

La norma e la direttiva proposte possono ancora essere modificate dal Parlamento europeo. Ma l’eventuale bozza finale verrebbe decisa in ultima analisi dal Consiglio europeo.

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