Questo supercomputer di Bologna copre da solo l’80% della potenza di calcolo italiana

Il supercomputer è stato inaugurato al Tecnopolo di Bologna, dove Leonardo vive. Il sistema avrà una velocità di calcolo di 250 PFlop/s e sarà utilizzato per la ricerca in intelligenza artificiale, medicina e clima.

Leonardo, il quarto supercomputer più veloce al mondo, è stato presentato all’Università di Bologna. Attualmente ha una capacità computazionale di 174,7 PFlop/s, ma nelle prossime settimane la performance raggiungerà i 250 PFlop/s, ovvero 250 miliardi di calcoli in virgola mobile al secondo.

leonardo supercomputer
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È stato realizzato con 240 milioni di euro di fondi pubblici: 120 milioni dall’European High-Performance Computing Joint Undertaking, che rappresenta l’Unione Europea, e 120 milioni dal Ministero italiano dell’Istruzione e della Ricerca. La gestione del supercomputer è stata affidata al Cineca, un consorzio interuniversitario di 112 enti pubblici.

Leonardo, da solo, rappresenta l’80% della potenza di calcolo italiana

Leonardo è composto da 155 armadi per 4.992 nodi e pesa 340 tonnellate. Atos ha fornito il suo sistema, che si basa su un BullSequana XH2000 con una rete dati InfiniBand da 200 Gb/s.

Composto da due moduli, uno dei quali è già installato ed è il modulo Booster da 3.456 nodi. Ogni nodo è composto da una CPU Intel Xeon 8358 con 32 core e una velocità di clock di 2,6 GHz, 512 (8 x 64) GB di RAM DDR4 a 3200 MHz, quattro NVidia Ampere GPU HBM2 da 64 GB e due NVidia HDR 2100 Gb/s.

Il modulo Data Centric da 1.536 nodi sarà disponibile nel 2023, con una velocità di 250 Pflop/s. Ogni nodo di calcolo in questo modulo sarà composto da due CPU Intel Sapphire Rapids a 56 core con un TDP di 350 W, 512 (16 x 32) GB di RAM DDR5 a 4800 MHz, una scheda NVidia HDR100 da 100 Gb/s e una scheda 8 NVM TB.

La capacità di archiviazione flash completa (NVMe e SSD) è di 5,4 Petabyte, rispetto alla capacità completa dell’HDD di 106 Petabyte. La potenza assorbita è di 5610 kW

Leonardo è dieci volte più veloce dell’attuale sistema più potente del Cineca e rappresenterà l’80% della potenza di calcolo italiana e il 20% di quella europea.

La quarta posizione tra i supercomputer più veloci al mondo è stata raggiunta il 14 novembre con una prestazione misurata High-Performance Linpack (HPL) di 174,7 PFlop/s.

Anche se Leonardo raggiungesse un rateo di 250 PFlop/s, non riuscirebbe a salire in quarta posizione perché in Finlandia esiste un altro computer EuroHPC chiamato LUMI. Questo ha un rateo attuale di 309,10 PFlop/s e un rateo teorico di 428,70 PFlop/s.

Al momento, otto supercomputer europei sono stati costruiti attraverso il partenariato European High-Performance Computing Joint Undertaking. Da qui a ottobre sono state scelte sei località, tra cui l’Italia, per ospitare i computer quantistici europei.

Leonardo, come e chi utilizzerà il supercomputer

Aziende ed enti pubblici potranno accedere a Leonardo in base al merito scientifico della ricerca che intendono svolgere. I ricercatori di tutte le discipline della scienza, dell’industria e del governo potranno presentare le loro proposte indipendentemente dalla loro nazionalità.

I progetti selezionati avranno accesso al sistema a partire da gennaio 2023. Leonardo diventerà pienamente operativo per gli utenti il ​​31 marzo 2023.

Leonardo sarà utilizzato principalmente nei campi dell’intelligenza artificiale, della medicina, delle fonti energetiche rinnovabili, dello sviluppo di farmaci e materiali, della bioingegneria, delle previsioni meteorologiche e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.

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