Le principali piattaforme di criptovalute si uniscono nel nome di un unico grande obiettivo: ma è fattibile?

Gli exchange di criptovalute centralizzati stanno cercando in tutti i modi di migliorare la trasparenza del settore: cosa aspettarsi.

Con il fallimento degli exchange statunitensi FTX e FTX di Sam Bankman-Fried e le rivelazioni su quanto profondamente e segretamente fossero intrecciati con la sua società commerciale Alameda Research, anch’essa in bancarotta, almeno 10 importanti exchange si sono impegnati a fornire le cosiddette “prove di riserva” (Proof of Reservation). Molte altre piattaforme invece, come Kraken e Gate.io, lo avevano già fatto.

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Il punto è che con dichiarazioni PoR regolari e verificate supportate da dati on-chain, gli exchange saranno in grado di calmare gli investitori spaventati. La notizia secondo la quale FTX ha trasferito segretamente miliardi di dollari di fondi dei clienti per mantenere a galla Alameda – collateralizzato solo con i suoi token FTT molto illiquidi – ha scosso tutto il mondo cripto.

Exchange di criptovalute: “obiettivo è migliorare la trasparenza”

Un’altra soluzione che sta arrivando rapidamente è l’aggiunta della cosiddetta “prova di responsabilità“.

La ragione è semplice, come ha twittato il CTO di CasaHODL Jameson Lopp il 9 novembre:

La prova delle riserve non è una panacea. Ci stiamo ancora fidando dell’attestazione del revisore. Speriamo ancora che le riserve superino le passività. Ma è sempre meglio avere la PoR piuttosto che non averla. Sebbene non sia una prova di solvibilità, non sono a conoscenza di piattaforme che l’hanno fornita e che sono fallite… Questo ci mostra almeno una certa volontà di lavorare per migliorare leggermente la trasparenza“.

Nel frattempo, il CEO di BitGo, Mike Belshe, ha osservato che la PoR è un buon inizio, ma “è impossibile dimostrare l’inesistenza di passività. Il monitoraggio delle passività viene fornito con dati finanziari, audit e normative solide e pulite“.

Gli analisti di Bank of America concordano su questi punto. In un rapporto di ricerca, BoA ha scritto che – sebbene la PoR funzioni – non è ancora sufficiente. Il rapporto di Coindesk ha sottolineato che si tratta di istantanee manipolabili nel tempo che possono essere falsificate da prestiti a breve termine al momento giusto, e devono essere supportate da audit. Questi dovranno essere utili nella determinazione della leva finanziaria, e una società terza rispettabile si incaricherà di verificarle.

Sono necessarie altre due cose: inquadrare chiaramente gli exchange e i market maker, e la crere un solido regime normativo, ha affermato BoA.

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