Cos’è successo a Wintermute, la piattaforma cripto hackerata per 160 milioni di euro

Hacker attaccano la piattaforma Wintermute: rubati 90 tipi di criptovalute del valore di 160 milioni di euro. Ecco cos’è successo.

La piattaforma Wintermute – leader nel market making algoritmico – è stata hackerata per $160 milioni di dollari. Scopri cos’è successo.

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Somnium Space Cubes, Maple Finance, Curve Finance, E-Radix, Yield Guild Games, Shiba Inu, Synthetix, FTX e Polygon sono stati i più colpiti dall’hacking. Leggi di più.

Wintermute: piattaforma di criptovalute hackerata per 160 milioni di euro

Evgeny Gaevoy, fondatore e CEO dell’azienda, ha sottolineato che le sue operazioni di finanza centralizzata e over-the-counter non sono interessate, aggiungendo:

Siamo solvibili con il doppio di tale importo in capitale residuo“.

Gaevoy ha continuato avvertendo che “ci sarà un’interruzione nei nostri servizi oggi e potenzialmente per i prossimi giorni“. Tuttavia garantisce che alla fine le cose torneranno alla normalità.

Nel complesso, gli hacker hanno rubato 90 diversi tipi di criptovalute, ma in quantità relativamente piccole, ha spiegato.

Solo due sono andate oltre $1 milione (e nessuna più di $ 2,5 milioni), quindi non dovrebbe esserci un grande selloff di alcun tipo. Comunicheremo con entrambi i team interessate il prima possibile“.

Una di queste risulta essere corrisponde la società di intelligence per la sicurezza informatica Hacken. Tramite un comunicato ha ammesso che sono stati presi Somnium Space Cubes per un valore di 2,3 milioni di USDT, insieme a 1,2 milioni di USDT di token Maple Finance.

Curve Finance, E-Radix, Yield Guild Games, Lido, Shiba Inu, Synthetix, FTX e Polygon costituiscono il resto della top ten, con ciascuno di questi furti che vale meno di 1 milione di USDT.

Gaevoy ha affermato che gli istituti di credito possono richiamare i prestiti se lo desiderano, ma ha affermato che ciò non è necessario perché la piattaforma è solvibile.

Ha continuato aggiungendo che Wintermute vorrebbe trattarlo come un attacco white hat – ovvero un hack che non viene eseguito a scopo di lucro – e la persona responsabile è stata invitata a mettersi in contatto per il risarcimento. Seguiremo da vicino gli sviluppi della vicenda.

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