Videogiochi: le chicche del momento sono su blockchain

In questo articolo scopriremo nel dettaglio il gaming Web3 e le differenze con i videogiochi tradizionali.

I giochi Web3 (talvolta chiamati play-to-earn, play-to-own, crypto, blockchain o NFT) sono giochi digitali che utilizzano la tecnologia blockchain come componente sottostante dell’economia del gioco.

I videogiochi Web3 sono attualmente il settore dell’economia dei giochi con il maggior numero di investimenti: nei primi mesi del 2022 sono stati investiti miliardi di dollari in giochi Web3 e in aziende di tecnologia di gioco.

videogiochi gaming web3
Adobe Stock

Sono caratterizzati dalla presenza di beni di gioco di proprietà dei giocatori (conservati in speciali portafogli) sotto forma di token non fungibili (NFT) o token fungibili. La vera novità è che gli asset dei giocatori sono tangibilmente di proprietà. Oltre al fatto che esistono mercati liquidi che consentono di vendere o scambiare gli asset proprio come un bene fisico.

Gaming tradizionale vs Gaming Web3

Il fatto che i giocatori delle piattaforme di gioco web3 play-to-earn siano proprietari di asset di gioco va in contrasto con le economie di gioco tradizionali Free-To-Play, che esistono in gran parte all’interno di un ecosistema chiuso che impedisce ai giocatori di scambiare gli oggetti di gioco con il valore del mondo reale.

L’incorporazione dell’infrastruttura blockchain nei giochi ha attirato tantissime persone e di conseguenza sono aumentati anche i tassi di fidelizzazione. Raggiungendo numeri incredibilmente elevati nei primi giochi Web3 come Axie Infinity.

Il Web3 ha rivoluzionato diversi settori, compreso quello dei giochi. Con un notevole cambiamento rispetto alle piattaforme di gioco tradizionali. I giochi basati su blockchain consentono ai giocatori di tuffarsi nei videogiochi in un modo innovativo e decentralizzato. Inoltre giocando a questi nuovi giochi c’è la possibilità di guadagnare tramite criptovalute e NFT. Questo “democratizza” tutti gli aspetti del gioco e mette tutto il potere nelle mani del giocatore, invece di confinarlo a un’autorità centrale all’interno del gioco.

Acquisti in Game

Sebbene nei videogiochi tradizionali i contenuti di gioco o i beni digitali siano acquistabili con valuta fiat. Inoltre possano essere rivendicati come ricompense, gli operatori di gioco si riservano ancora i diritti d’autore sui contenuti di gioco. In parole povere, i giocatori non possiedono i beni digitali del gioco. Nel gioco tradizionale, invece, la proprietà acquisita dai giocatori è semplicemente una licenza per interagire con gli aspetti del gioco. Inoltre, i server di gioco centralizzati memorizzano tutte le informazioni relative al gioco su server che gli amministratori del gioco controllano e gestiscono. Gli sviluppatori di videogiochi non dispongono di risorse o conoscenze adeguate per monitorare e consentire una sorta di marketplace in cui i giocatori possono scambiare i loro beni digitali per ottenere un profitto.

A causa dell’inefficienza dei server centralizzati e del gioco tradizionale, sono emersi mercati grigi che lasciano spazio alle malefatte di hacker e truffatori. Quest’ultimi si approfittano dell’ingenuità dei giocatori e non danno alcun beneficio a sviluppatori e amministratori. Gli amministratori non riescono a proteggere le piattaforme di gioco e i loro giocatori da questi attacchi informatici. A causa del server centralizzato e della sua inefficienza nel proteggersi dagli attacchi hacker, i beni digitali sono anche ad alto rischio di perdita, frode e furto.

Per risolvere i problemi elencati, il gioco Web3 offre tecniche innovative come le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) con ecosistemi di gioco decentralizzati, la proprietà degli asset di gioco basata su blockchain, il play-to-earn, i wallet di gioco protetti e il metaverso.

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