I creditori di Voyager rifiutano i bonus per i dipendenti, cosa cambia adesso

I creditori della Voyager hanno sostenuto che i dipendenti sono ben ricompensati dal periodo difficili e non vi sono prove che questi vogliano dimettersi, almeno allo stato attuale delle cose.

Secondo un documento del tribunale depositato il 19 agosto, i creditori di Voyager Digital si sono opposti alla sua decisione di pagare i “premi di ritenzione” ai dipendenti.

Premi per un totale di 1,9 milioni di dollari

In una deposizione del 2 agosto, Voyager ha chiesto l’approvazione del tribunale fallimentare di un “Piano di conservazione dei dipendenti chiave” (KERP) da 1,9 milioni di dollari.

L’istituto di credito in bancarotta ha affermato che 38 dei suoi dipendenti erano “essenziali per contabilità, liquidità e gestione delle risorse digitali, infrastruttura IT, funzioni legali e altre funzioni critiche”. E che i loro bonus erano necessari per continuare a operare.

I 38 dipendenti non sono membri esecutivi, è stato aggiunto, e il KERP opera in modo simile ad altri casi di fallimento.

Aggiungendo che sono “eccezionalmente difficili da sostituire sul mercato a causa della loro inestimabile conoscenza istituzionale e comprensione del settore delle criptovalute”. La società ritiene che la perdita di questi dipendenti danneggerebbe in modo serio i suoi sforzi di ristrutturazione.

I nomi e le posizioni dei dipendenti importanti sono tenuti risevati nella causa.

Privacy per i 38 dipendenti

Steven Ehrlich, CEO di Voyager, ha chiesto che le informazioni personali dei 38 dipendenti e i bonus proposti fossero cancellati in una deposizione il 12 agosto perché si tratta di “informazioni non pubbliche, personali e/o sensibili”.

Il 19 agosto, l’Ufficio del Trustee degli Stati Uniti si è opposto a questa richiesta. La motivazione avanzata è che i dati sono necessari alle parti interessate per “valutare la Bonus Motion”.

L’ufficio del fiduciario ritiene che alcuni dei 38 dipendenti possano qualificarsi come insider anche se Voyager afferma che non lo sono.

L’udienza di questo caso è fissata per il 24 agosto.

I creditori contestano le affermazioni di Voyager Digital

Il comitato ufficiale dei creditori chirografari della Voyager non è d’accordo con le affermazioni avanzate dal prestatore di criptovalute insolvente KERP. Sostenendo che i lavoratori sono già equamente risarciti.

La deposizione sostiene che la società non ha fornito una giustificazione sufficiente per il bonus di ritenzione. Oltre a non aver fornito alcuna prova che i 38 dipendenti avessero intenzione di andarsene.

Ha proseguito affermando che da quando la società ha dichiarato fallimento, “solo 12 dei circa 350 dipendenti dei debitori si sono dimessi volontariamente”.

I creditori hanno ribattuto che, anche se i lavoratori se ne fossero andati, la Voyager potrebbe assumere rapidamente i loro sostituti. Questo a causa dei recenti licenziamenti generalizzati nel’intero settore delle criptovalute.