Do Kwon di Terra Luna lascia il mondo impietrito con una dichiarazione: cosa sta succedendo

Il devastante collasso dell’ecosistema Terra all’inizio di quest’anno nel maggio 2022 ha scosso l’intero mondo delle criptovalute, con un precedente che ha segnato la storia per sempre.

Parliamo di uno degli eventi più di impatto nell’intero settore, poiché ha portato a un’enorme erosione della ricchezza di oltre 40 miliardi nel giro di una settimana. Senza contare le l’impatto successivo sui mercati del comparto cripto. Il quale ha visto bruciare valore nel periodo successivo per somme addirittura dieci o venti volte superiori.

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Per questo motivo il polverone che si è sollevato circa il chiacchierato ruolo di Do Kwon, Ceo di Terraform Labs, per il suo potenziale coinvolgimento nel disastro.

Le dichiarazioni di Do Kwon sul disastro Terra Luna

Nel corso di una sua recente intervista con Coinage, il fondatore di Terra Do Kwon ha fatto una sorprendente ammissione che le autorità di regolamentazione coreane non sono state in contatto con lui né hanno sporto denuncia. Do-Kwon è attualmente a Singapore, Zack Guzman di Coinage gli ha chiesto se ha intenzione di tornare in Corea del Sud. Rispondendo alle domande, Kwon ha detto:

“È un po’ difficile prendere quella decisione, perché non siamo mai stati in contatto con gli investigatori. Non ci hanno mai accusato di nulla”.

Dopo il crollo dell’ecosistema Terra, c’è stata una serie di azioni legali collettive contro Do Kwon, Terra e tutti i suoi affiliati. Il mese scorso, le autorità sudcoreane hanno intensificato le loro indagini su Terra e hanno fatto irruzione nella casa del co-fondatore di Terra Daniel Shin.

I regolatori sudcoreani vogliono la cooperazione Do-Kwon

Anche le autorità di regolamentazione della Corea del Sud hanno chiesto al Do-Kwon di collaborare alle indagini. Vogliono anche che Kwon li informi una volta tornato in Corea del Sud. Sebbene non siano stati effettuati arresti, le autorità di regolamentazione hanno vietato agli attuali ed ex dipendenti di Terra di lasciare il Paese.

Do Kwon ha dichiarato che si sarebbe messo a disposizione offrendo la sua piena collaborazone con le autorità, quando sarà il momento. L’ospite dell’intervista ha inoltre chiesto se ci sono prospettive di una reclusione. Rispondendo, Kwon disse: “La vita è lunga”. Finora, le autorità sudcoreane non hanno fornito dettagli concreti sulla questione.

In passato, Do Kwon ha affermato di non credere di aver commesso una frode. Ha aggiunto che stava solo scommettendo in grande su qualcosa che, alla luce di quanto accaduto, non gli è riuscito.

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