Un altro dirigente di BitMEX ammette violazioni, cosa sta succedendo

Secondo il procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, Gregory Dwyer, un ex dirigente di BitMEX, ha ammesso di aver violato il Bank Secrecy Act.

Uno dei dipendenti di BitMEX e Head of Business Development, Dwyer ha ora riconosciuto che l’exchange per cui lavorava, BitMEX, non è riuscito a “stabilire, implementare e mantenere un programma antiriciclaggio (“AML”)”.

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BitMEX è un importante e utilizztissimo exchange di derivati ​​crittografici che consente a trader e investitori di acquistare future e contratti di swap perpetual su un’ampia gamma di criptovalute. Fondata nel 2014, la piattaforma di trading di sole criptovalute con sede alle Seychelles è riuscita ad affermarsi come uno dei principali exchange di derivati ​​con sottostante asset digitali crittografici. Noto per la grande liquidità sempre presente e un dashboard di trading professionale.

BitMEX nella bufera per la legge anti riciclaggio di denaro

Damian Williams, il procuratore degli Stati Uniti, afferma che la dichiarazione di colpevolezza di Dwyer ha consentito al governo di ottenere sentenze contro quattro importanti dirigenti di BitMEX. Tra questi i tre co-fondatori della società. Le accuse riguardano violazioni intenzionali delle leggi antiriciclaggio.

Wilson ha dichiarato:

La decisione della corte nel caso odierno “riflette che i dipendenti con autorità di gestione negli exchange di criptovalute, non meno dei fondatori degli exchange, non possono ignorare volontariamente i loro obblighi ai sensi del Bank Secrecy Act”.

Le autorità avevano già perseguito BitMEX nel 2020. Ai tempi hanno avanzato denunce penali e civili contro la società per aver consentito il trading di criptovalute da parte degli americani. Tuttavia, ha standard KYC permissivi e nessuna licenza operativa nella nazione.

Le conseguenze per i dirigenti coinvolti

I co-fondatori e dirigenti hanno lasciato le attività della società e la compagnia ha dovuto pagare una multa di 100 milioni di dollari in seguito alle accuse.

Samuel Reed, Benjamin Delo e Arthur Hayes sono i tre membri fondatori che si sono già dichiarati colpevoli. I tre hanno stipulato accordi di patteggiamento con il governo in cambio di sanzioni e multe più leggere.

Dwyer sembrava aver seguito una linea d’azione simile. Ha accettato di pagare una multa di 150.000 dollari. Pari grosso modo al profitto che aveva ottenuto in modo illecito dall’infrazione.

Sulla sentenza deciderà il giudice John G. Koeltl, che ha condannato anche i tre co-fondatori. La pena massima per il crimine è di cinque anni di carcere, ma molti credono che Dwyer riceverà una punizione minore.

La determinazione del governo a perseguire tutte le parti coinvolte nel caso BitMEX funge da monito per l’intero settore delle criptovalute.

L’arresto dei dirigenti di BitMEX, secondo il commissario della SEC Hester Pierce, alias “Crypto Mom”, nel 2020, è un messaggio “abbastanza forte e chiaro sul fronte AML/KYC” per il settore delle criptovalute.

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