Cos’è uno short squeeze sui mercati e perchè DEVI saperlo riconoscere

Gli short squeeze sono eventi molto particolari che si verificano sui mercati finanziari, specialmente quelli non regolamentati come nel settore cripto. 

La maggior parte dei partecipanti ai mercati finanziari, che siano azionario e quelli legati a Bitcoin e criptovalute, investe utilizzando strategie buy-and-hold, con l’obiettivo di identificare società promettenti e con un futuro solido nel lungo termine.

Wall Street e i grandi trader però, utilizzano un gran numero di strategie più elaborate per speculare sui movimenti di prezzo sui mercati. Anche come investitore buy-and-hold, ci saranno momenti in cui i prezzi delle partecipazioni che possiedi saranno influenzati da ciò che stanno facendo altri investitori, piuttosto che dai fondamentali aziendali sottostanti dell’azienda. 

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Adobe Stock

Uno di questi fenomeni, la cosiddetta “short squeeze”, ha il potenziale per aumentare notevolmente il prezzo di un’azione durante la notte.

Una short squeeze si verifica quando molti investitori aprono posizioni short su di un titolo (ossia scommettendo sul calo del suo prezzo), ma il prezzo invece sale in modo molto violento, spesso a causa di manipolazioni di mercato o il coordinamento (ovviamente illecito) di un gran numero di operatori.

Come funziona una posizione short sui mercati

Quando ad esempio un investitore crede che le quotazioni di un titolo siano sopravvalutate al loro attuale prezzo ipotizziamo di 100 dollari, quell’investitore può prendere in prestito le partecipazioni di qualcun altro e venderle immediatamente a un altro acquirente, di nuovo, per 100 dollari. Ovviamente, non puoi semplicemente vendere ciò che non possiedi senza conseguenze: a un certo punto, quelle partecipazioni prese in prestito devono essere restituite.

Quando arriva quel giorno, l’investitore deve acquistare azioni sul mercato per poterle restituire al prestatore. Se l’investitore ha avuto ragione e il prezzo dell’azione è effettivamente diminuito, ipotizziamo a 70 dollari, l’investitore realizzerà un profitto di $30. Abbiamo venduto partecipazioni prese in prestito per 100 dollari, le abbiamo riacquistate per 70, restituito quanto preso in prestito e intascato la differenza come profitto dell’operazione.

Se invece ci siamo sbagliati e quelle partecipazioni aumentano di prezzo, il venditore allo scoperto (lo short seller) corre il rischio di perdere una grande quantità di denaro nell’operazione. Infatti, a differenza dei ribassi di prezzo, che hanno naturalmente un limitati quando il prezzo del titolo in questione raggiunge 0, gli aumenti di prezzo (che corrispondono all’aumento della nostra perdita nell’operazione short) sono teoricamente illimitati.

Come nasce uno short squeeze

Se il prezzo di un’azione aumenta rapidamente, i venditori allo scoperto a volte si affrettano a chiudere le loro posizioni il più rapidamente possibile. Altri subiranno invece delle liquidazioni forzate, ossia le garanzie messe a disposizione per coprire il prestito iniziale non valgono abbastanza, pertanto le posizioni short si chiuderanno in modo forzoso. Aumentando la magnitudo dell’effetto di cui sopra e dando ulteriore spinta al rialzo del prezzo dell’asset in quesitone.

Un elevato volume di investitori che erano posizionati short su un titolo e corrono per uscire dalle loro posizioni allo stesso tempo crea una short squeeze. L’improvviso aumento della domanda per l’acquisto di azioni di un’azione può far aumentare il prezzo dell’azione.

Se, ad esempio, la nostra azienda di prima ha riportato utili migliori del previsto e il prezzo delle sue azioni è balzato a 120, i venditori allo scoperto in preda al panico potrebbero affrettarsi a chiudere le loro posizioni prima che il prezzo delle azioni continui a salire. Questa forte domanda improvvisa potrebbe far salire ancora più drasticamente il prezzo del titolo a 130 o 140 dollari per azione. 

Il violento aumento del prezzo “squeezza” (schiaccia, comprime) coloro che hanno posizione short su quel titolo. I racquisti forzati che ne conseguono, non fanno che alimentare ulteriormente la salita di prezzo creando un effetto a catena dai risvolti talvolta imprevedibili. Chi si è trovato in mezzo a situazioni del genere con operazioni di un certo spessore, in genere difficilmente se le scorda.

Uno dei più grandi short squeeze di tutti i tempi: Volkswagen

Una delle short squeeze più importanti della storia recente è incentrata sulle azioni della casa automobilistica europea Volkswagen (OTC:VWAGY). Nel 2008, la Volkswagen ha visto il prezzo delle sue azioni aumentare di oltre il 300% nel giro di pochi giorni, facendo in breve tempo la società a valere più di 400 miliardi di dollari. Al di sopra della valutazione di qualsiasi altra compagnia dell’epoca.

Nel caso della Volkswagen, una serie di fattori ha contribuito allo squeeze in questione. La holding Porsche SE possedeva una grossa fetta delle azioni e anche il governo tedesco possedeva una grande partecipazione. Il che significa che relativamente poche azioni erano effettivamente negoziate nel mercato pubblico. C’erano inoltre diffuse speculazioni sul fatto che Porsche avrebbe acquistato il resto della Volkswagen.

Nell’ottobre 2008, nel mezzo della più ampia crisi finanziaria che ha causato il ribasso della maggior parte delle azioni, le azioni Volkswagen hanno continuato a negoziare al rialzo. Coloro che non pensavano che sarebbe successo un accordo con Porsche, o stavano acquistando azioni Volkswagen per coprire un altro investimento, hanno aperto posizioni short sulle azioni della casa automobilistica. Supponendo che il suo prezzo, prima o poi sarebbe crollato.

Ma Porsche ha sorpreso il mercato rilasciando una dichiarazione: stava costruendo la sua partecipazione in Volkswagen tramite opzioni. Il che significa che solo il 6% circa delle azioni Volkswagen è rimasto nel mercato aperto. Questo è un segnale di pericolo per i venditori allo scoperto che hanno bisogno di azioni disponibili per uscire dalle loro posizioni.

La dichiarazione di Porsche ha fatto sì che i venditori allo scoperto si precipitassero verso le uscite. Provocando in tal modo un enorme aumento della domanda per le relativamente poche azioni Volkswagen ancora disponibili. Con una domanda estremamente elevata e poca offerta, il prezzo del titolo è naturalmente schizzato alle stelle.

Come trovare il prossimo short squeeze

L’innesco necessario affinchè prenda il via una short squeeze, è in primis un titolo per il quale molti investitori detengono posizioni short.

La maggior parte dei broker online e dei siti Web di dati azionari forniscono informazioni che indicano, per ciascuna società quotata in borsa, il numero di azioni vendute allo scoperto e il numero totale di azioni in circolazione. Se parliamo di mercati legati alle criptovalute si possono adoperare altri sistemi per acquisire questo tipo di informazioni.

Per trovare la percentuale di azioni “scoperte”, è sufficiente dividere il numero di azioni vendute allo scoperto per il numero totale di azioni in circolazione e quindi moltiplicare per 100. Sebbene le dimensioni dell’azienda e il numero di azioni disponibili possano essere fattori rilevanti, le società con più del 25% di Il 30% delle loro azioni vendute allo scoperto potrebbe essere il candidato ideale per uno short squeeze.

Ma i numeri possono trarre in inganno poiché ci sono ragioni tecniche che possono consentire a una singola azione di essere shortata più di una volta. Questa distorsione può portare a un aumento della percentuale di shorting di un titolo.

Qualche dovuta puntualizzazione e le precauzioni da adottare

Generalmente, le azioni fortemente vendute allo scoperto, lo sono per un motivo. Probabili ragioni valide sono ciò che ha indotto un gran numero di investitori a scommettere sul calo del prezzo di un’azione. Bisogna essere sempre estremamente cauti nello stabilire qualsiasi posizione in un titolo fortemente shortato. Per lo meno, studiare l’azienda e valutare i motivi per cui alcuni scelgono di scommettere contro di essa, dovrebbe essere la base iniziale.

Inoltre, in genere, dopo uo short squeeze che porta a una salita molto rapida e violenta, il prezzo tende a scendere di nuovo. Quasi con la stessa rapidità con cui era in precedenza salito. Entro la fine del 2008, il prezzo del titolo VWAGY di cui abbiamo parlato poc’anzi, era sostanzialmente tornato al punto in cui era iniziato prima dello short squeeze.

Anche nella migliore delle ipotesi, una short squeeze è un evento rapido. Non certo una strategia o una operazione di lungo termine. Molti trader cercano di prendere al volo un titolo che ta subendo un squeeze. In caso di successo, si può godere di enormi profitti qualora si entrasse nel momento giusto (e si sappia come farlo fruttare). Ma sono operazioni di una rischiosità pressochè assoluta. Se qualcuno riesce a moltiplicare x100 l’investimento grazie a un ingresso perfetto in un frangente simile, è perche sostanzialmente 99 altre persone hanno perso lo stesso importo investito dal primo.

Inoltre chiaramente non tutti i titoli con un alto open interest short subiscono uno squeeze. Quindi, in conclusione, saper domare questi eventi può essere una miniera d’oro. Ma le probabilità di successo sono infinitesimali.

Cosiderando poi i mezzi e l’esperienza che hanno i grandi operatori, è abbastanza difficile, quando non presuntuoso, sperare di essere noi, nel nostro piccolo, quell’1 su 100 che si porta a casa i soldi di tutti.

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