Boris Johnson si dimette: ecco cosa cambia nel mercato delle criptovalute

Boris Johnson si dimette da Primo Ministro del Regno Unito: i piani per le criptovalute andranno avanti? Novità sugli ETH in staking.

Le dimissioni di Boris Johnson hanno a che fare con le criptovalute? In questa settimana decine di ministri del suo governo si sono dimessi a seguito di una serie di scandali.

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Nonostante le turbolenze nella politica britannica, un alto funzionario della Banca d’Inghilterra afferma che la legislazione relativa alle stablecoin è ancora prevista entro poche settimane.

Dimissioni di Boris Johnson e criptovalute: facciamo chiarezza

Secondo il vice governatore della Banca d’Inghilterra Sir Jon Cunliffe, il Regno Unito è ancora sulla buona strada per stabilire un sistema di regolamentazione per le stablecoin.

Parlando alla conferenza annuale del Qatar Center for Global Banking and Finance, Sir Jon ha ammesso che “eventi recenti” hanno influenzato questi piani.

Tuttavia il governo introdurrà la legislazione prima che il Parlamento prenda una pausa estiva.

La Treasury guiderebbe la manovra su queste misure, insieme alla banca centrale, alla Financial Conduct Authority e al Payment Systems Regulator.

Come riportato mercoledì, gli ambiziosi piani della Gran Bretagna di diventare un “hub globale di criptovalute” sono stati messi in dubbio quando il cancelliere Rishi Sunak ha annunciato che si sarebbe dimesso.

Ad aprile, Sunak aveva svelato i piani per garantire che le stablecoin diventassero una forma di pagamento riconosciuta nel Regno Unito, con la Royal Mint destinata a produrre un NFT – o token non fungibile – quest’estate.

Alcuni politici hanno esortato il governo a trattare con urgenza la regolamentazione delle criptovalute, sostenendo che potrebbe dare alla Gran Bretagna un importante vantaggio dopo l’uscita del paese dall’Unione Europea.

Westminster è allo sbando in questo momento. Alcuni dei più stretti alleati di Johnson lo hanno convinto a farsi da parte.

Ma il leader ha espresso la determinazione a rimanere al potere fino a quando non avrebbero trovato un successore.

Alcuni politici conservatori stanno pianificando manovre che potrebbero vedere Johnson uscire da Downing Street molto prima di ottobre.

Non è chiaro se la posizione di Sir Jon Cunliffe sulla regolamentazione delle stablecoin sia cambiata, ora che Johnson ha confermato che se ne andrà.

Intanto crolla il valore di ETH in staking

Quantità sbalorditive di ETHsono state messe in staking in attesa del passaggio da Proof-of-Work a Proof-of-Stake.

E ci vuole un investimento sostanziale per assicurarsi un nodo validatore: 32 ETH per l’esattezza.

Ma secondo le nuove cifre di Glassnode, coloro che hanno messo in stake ETH al momento sono in rosso. Mentre i preparativi per l’aggiornamento più volte ritardato continuano, ad oggi non si sa ancora quando saranno in grado di riavere indietro le proprie criptovalute.

I dati di Glassnode suggeriscono che quasi 13 milioni di ETH – ovvero il 10,9% della fornitura circolante – sono custoditi nel contratto di deposito.

Di questi, 8 milioni di ETH sono stati depositati prima che raggiungesse il massimo storico nel novembre 2021.

ETH ha raggiunto il prezzo record di $4.891. Oggi il valore della criptovaluta è precipitato di oltre il 75%.

Ecco un numero particolarmente preoccupante: il valore in dollari dell’ETH in staking ha raggiunto il picco di $39,7 miliardi a novembre. Ora è precipitato di oltre $25 miliardi.

Anche il mercato ribassista ha avuto un impatto sugli afflussi di questo contratto di deposito. Come spiega il rapporto di Glassnode:

Durante il 2020 e il 2021, era normale vedere tra 500 e 1.000 nuovi depositi di 32 ETH al giorno. Attualmente, il numero medio settimanale di depositi è sceso a soli 122 al giorno, che è il più basso mai raggiunto“.

Riducendo lo zoom, il valore medio di ETH al momento del deposito è di $2.390. L’attuale prezzo spot di $1.186 vuol dire che lo staker in media sta subendo una perdita del 50,3%.

La maggior parte degli staker che sono ancora in profitto hanno effettuato depositi nel gennaio 2021, e solo il 17% degli ETH in staking si trova in territorio verde.

La fine del bear market è vicina?

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