Il metaverso di oggi è pronto per farci lavorare da remoto?

L’idea di lavorare nel metaverso può eccitare o terrorizzare allo stesso tempo. Uno studio ci mostra però che il problema, ad oggi, potrebbe decisamente essere un altro.

Uno studio pubblicato all’inizio di questo mese ha rilevato che lavorare nel metaverso con gli strumenti disponibili ad oggi, non solo non porterebbe alcun beneficio concreto, al contrario potrebbe ridurre la produttività dei dipendenti. Oltre che aumentare la loro frustrazione e ansia legate al lavoro a distanza.

Una percentuale superiore a un decimo dei partecipanti allo studio ha inoltre provato un tale disagio da non riuscire a completare nemmeno un giorno. Lasciando i propri compiti assegnati incompleti.

lavorare nel metaverso

Il metaverso e tutto ciò che ruota intorno alla realtà virtuale, oltre che le soluzioni per svolgere a distanza il maggior numero possibile di attività, sembra essere stata un po’ la principale moda dei mesi appena trascorsi. Dal primo momento in cui Zuckerberg di Facebook ha deciso di attuare un rebranding della sua compagnia trasformandola il “Meta”, molte cose sono cambiate.

L’enfant prodige dei social network ha infatti gettato la questione metaverso e realtà virtuale al centro del dibattito per il grande pubblico. Come spesso accade, si sono create diverse fazioni, dagli assolutisti che auspicano una digitalizzazione pressochè totale della vita sociale e ricreativa, ai detrattori che, mostrando talvolta tratti di luddismo, vedono nelle nuove tecnologie un qualcosa di diabolico e da tenere alla larga con qualsiasi mezzo.

Ma prima ancora di soffermarsi sul problema etico e morale dietro queste tecnologie, una domanda dovrebbe farci soffermare a riflettere. Ma il metaverso, con le tecnologie ad oggi disponibili, realmente può essere un’alternativa alla vita lavorativa classica in ufficio?

Metaverse ha bisogno di aggiornamenti per supportare il lavoro remoto

Le aziende e gli individui scommettono che il metaverso, una rappresentazione digitale alternativa del nostro mondo, avrà un ruolo importante nel futuro del lavoro. Secondo questa narrativa infatti, il metaverso consentirà alle persone di completare le attività di lavoro, direttamente da remoto. Stando a casa o in qualunque punto del mondo ci sia una connessione dati disponibile.

Tuttavia, il recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Coburg, dell’Università di Cambridge, dell’Università di Primorska e di Microsoft Research, dipinge un quadro per certi versi molto diverso della questione.

Il rapporto intitolato “Quantificare gli effetti del lavoro in VR per una settimana”, ha confrontato le prestazioni di 16 diversi lavoratori che svolgono i loro compiti in un ambiente normale e in una configurazione “metaverso” comune, durante una settimana lavorativa di 40 ore. I risultati sono stati per lo più negativi, suggerendo la possibilità che il metaverso di oggi potesse essere ancora troppo limitato.

La tecnologia che supporta ad oggi il Metaverso, è ancora troppo poco avanzata e adatta per supportare le applicazioni necessarie per poter permettere un lavoro a distanza efficiente e senza limitazioni o problemi di sorta.

Lavorare nel metaverso: cosa ci dice lo studio

Secondo quanto emerso dallo studio, le persone hanno per la maggior parte riportato risultati negativi utilizzando la configurazione metaverse. Hanno difatti sperimentando il 42% in più di frustrazione, l’11% in più di ansia e quasi il 50% in più di affaticamento degli occhi rispetto alla loro normale configurazione di lavoro. Inoltre, i soggetti hanno tutti aggiunto di sentirsi complessivamente meno produttivi in generale.

Oltre a questo, l’11% dei partecipanti non è stato in grado di completare nemmeno un giorno di esperimentp di lavoro a distanza nel metaverso. A causa di diversi fattori, tra cui l’emicrania associata alla configurazione VR e la mancanza di comfort durante l’utilizzo.

Collegamenti e riunioni di lavoro a distanza

La tecnologia che riguarda il Metaverso è ad oggi quasi del tutto collegata alle tecnologie di gioco e intrattenimento. Si ritiene in ogni caso che una delle importanti applicazioni future di questo settore consenta il lavoro a distanza e la sostituzione possibile di grosso modo tutte le attività che ad oggi siamo costretti a svolgere di presenza.

Ma quanto tempo sia necessario affinchè le tecnologie e gli strumenti per arrivare a una situazione realmente efficace e completa, non è dato saperlo. Senza considerare le questioni economiche di un cambiamento di tale portata.

Le tecnologie e le apparecchiature difatti non devono essere semplicemente progettate e costruite. Buona parte, fosse anche ancora a livello di prototipi o progetti incompleti, già potrebbe in qualche modo essere utilizzata con ottimi riscontri allo scopo. Il problema in questo caso è relativo però ai costi.

Finchè una tecnologia o uno strumento elaborato e innovativo possano guardare a un’adozione di massa, deve prima crearsi una situazione favorevole all’economia di scala che permetta produzione e fornitura a prezzi accessibili grosso modo a chiunque. Prima di allora, sarà pressochè impossibile la cosa si diffonda in modo tale da poter esser considerata una nuova “normalità”.

Lo studio argentino sembra dare qualche speranza in più

Un altro recente studio è stato condotto da Globant, una società di software argentina, e sembr dare un esito leggermente diverso dal primo. Il 69% degli intervistati infatti, ha affermato che secondo la loro opinione, la tecnologia metaverse giocherà un ruolo cruciale in tale applicazione.

In ogni caso, anche i risultati di questo secondo studio mostrano che la tecnologia odierna renderà seriamente difficile questo compito. Ma non tutto è perduto, nè è tutto da lasciar perdere. Lo studio a tal proposito ha anche scoperto che i partecipanti sono stati in grado di superare i limiti della tecnologia metaverse e il disagio iniziale mentre l’osservazione dei ricercatori andava avanti, con il team dietro lo studio che richiedeva ulteriori indagini relative agli effetti a lungo termine lavoro produttivo nelle configurazioni VR in futuro.

Potrebbe quindi passar ancora molto tempo prima che diventi qualcosa di abituale lavorare nel metaverso. Anzi, potrebbe non accadere mai. Ma, come spesso accaduto in passato, non è del tutto impossibile gli scrittori di fantascienza di qualche decennio fa, siano riusciti ad anticipare, di nuovo, una tecnologia che un domani sarà la normalità per tutti. Non ci resta che osservare.

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