Una recessione per combattere Putin? L’ipotesi di alcuni analisti

Una recessione potrebbe essere secondo alcuni esperti, l’unica soluzione possibile per fermare l’avanzata di Putin in Ucraina. Vediamo nel dettaglio. 

Alla fine, l’Ue ha deciso di varare il sesto pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia, nella speranza che queste nuove multe convincano Putin a desistere e a ritirarsi dall’invasione dell’Ucraina iniziata a fine febbraio. La questione resta molto complicata, anche perché rinunciare al gas russo sembra a conti fatti impossibile.

recessione putin
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Come si può pensare di sconfiggere il Cremlino quando nel vecchio continente vengono pagati circa novecento milioni di euro al giorno per il gas. 

Russia, ecco quanto tempo serve affinchè l’Occidente sia indipendente dal gas di Mosca

Anche per questo, l’approvazione di questo nuovo pacchetto è arrivata in modo difficoltoso in quanto nazioni come la Germania non sono d’accordo con un embargo totale sul gas russo, che metterebbe letteralmente in ginocchio tantissimi stati membri dell’Unione Europea. Certo, la strategia Ue è molto aggressiva in tal senso, e il progetto al momento è quello di azzerare le importazioni di gas russo entro il prossimo anno.

Una stima che però va forse in controtendenza rispetto alla realtà raccontata da tantissimi analisti che sostengono invece che ci vogliano almeno due anni di tempo per rendersi realmente indipendente dal gas russo. Non è così scontato però, pensare che questa mossa possa danneggiare in modo consistente Mosca nel medio termine. Putin infatti è già alla ricerca di nuovi compratori per sostituire le forniture occidentali. 

Una nuova recessione è l’arma per combattere Putin? L’incredibile ipotesi di alcuni analisti

Più che crollare sul mercato globale, la Russia con tutta probabilità si riposizionerà forte di questa nuova intesa commerciale stipulata con la Cina. Non bisogna però trascurare il sempre più concreto spettro della recessione economica mondiale, che si avvicina inesorabilmente. Una crisi di queste proporzioni potrebbe portare, visto che i prezzi comunque sull’energia non accennano a scendere, a una riduzione significativa dei consumi sul gas, e questo è forse l’unico scenario che potrebbe davvero tratteggiare le difficoltà economiche russe in futuro.

Alcuni analisti internazionali sostengono addirittura che l’Occidente possa quasi augurarsi il sopraggiungere di una nuova crisi economica mondiale. Una recessione infatti potrebbe secondo alcuni essere l’unica soluzione per mettere fine a un’inflazione che non smette di crescere ormai da tempo in modo pericoloso, esponenziale e inarrestabile. 

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