Agricoltura, contributi a fondo perduto: ufficiale la data entro cui presentare domanda

Agricoltura, è stata finalmente resa pubblica la data entro cui si potranno inviare le domande per richiedere i contributi a fondo perduto nel settore. Vediamo nel dettaglio cosa fare e quando si attiverà la piattaforma del ministero. 

Adesso è ufficiale: a partire dalla data del 23 Maggio 2022, sarà possibile inoltrare le richieste che riguardano le domande per i contributi a fondo perduto nel settore dell’agricoltura. Chiunque sia interessato, dovrà come prima cosa compilare  un modulo di richiesta mediante Pec, casella di posta elettronica certificata, al Ministero dello Sviluppo Economico, conosciuto anche con il nome di MISE.

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Si potranno richiedere incentivi fino alla cifra massima di 20 mila euro che saranno destinati all’acquisto sia di beni materiali che immateriali. Lo scopo sarà quello di finanziare la trasformazione, la commercializzazione e la vendita vera e propria di prodotti agricoli. 

Contributo a fondo perduto agricoli, ecco la data in cui si potrà iniziare a inoltrare le richieste

Gli incentivi previsti dal governo prevedono che si possa coprire con i contributi a fondo perduto, fino al 40 per cento totale delle spese sostenute. Per questa misura, erano stati stanziati nella Legge di Bilancio del 2020, dei fondi pari a cinque milioni di euro. Si tratta poi di un piano di aiuti, mediante i contributi a fondo perduto, che è stato pubblicato sulla gazzetta Ufficiale nella data del 24 Ottobre del 2021, ma soltanto adesso, con il decreto direttoriale uscito in data 2 Maggio 2022, è stata finalmente attivata la possibilità di presentare domanda, definendo i modi e i tempi da rispettare per ottenere questi incentivi qualora si soddisfacessero i requisiti richiesti.

La piattaforma che accoglierà le domande si attiverà il 23 Maggio 2022, e resterà in vigore fino alla data del 23 Giugno. Bisognerà inviare il modulo di richiesta via Pec al seguente indirizzo: contributofia@pec.mise.gov.it. Andiamo invece adesso a chiarire quali sono i requisiti richiesti per poter ottenere l’agevolazione. In primo luogo le spese che può andare a coprire la misure devono essere tutte strettamente legate al settore dell’agricoltura, e a tutti i processi produttivi che hanno come scopo quello di trasformare i prodotti agricoli per poi rivenderli sul mercato. 

Agricoltura, la cifra massima che si può ottenere dallo stato come contributo a fondo perduto

Tutto questo però deve avvenire in un periodo successivo alla presentazione della domanda e i lavori che possono coprire il beneficio, devono essere finiti entro il termine ultimo di dodici mesi da quando l’agevolazione viene concessa. La cifra massima come contributo a fondo perduto che può essere stanziata è pari a 20 mila euro, e si possono coprire il 30 per cento delle spese complessive, che può arrivare fino al 40 per cento se il richiedente prevede spese che riguardano anche l’acquisto di beni strumentali.

A tal proposito, per comprendere meglio questi requisiti, il contribuente è tenuto a consultare l’allegato A della legge numero 232 varata nel 2016. Non è una misura destinata alle grandi aziende, e questo significa che possono presentare domanda le imprese piccole e medie, ma non quelle grandissime. 

Per presentare domanda, è obbligatorio che l’azienda abbia una sede operativa in Italia

È inoltre necessario che il richiedente risulti regolarmente iscritto al registro delle imprese della camera di commercio del territorio di appartenenza. È inoltre obbligatorio che la sede legale dell’azienda sia in Italia, e non avere una situazione finanziaria considerata difficile: non si potrà essere in liquidazione volontaria al momento della presentazione della domanda.

Il modulo per presentare domanda è consultabile e scaricabile dal portale telematico del Mise e si ha tempo fino al 23 Giugno per inoltrare la richiesta. Il ministero ha inoltre fatto sapere che le domande verranno esaminate e valutate seguendo l’ordine cronologico con cui sono state inviate. per ulteriori dettagli sulla misura, il contribuente è invitato a consultare il testo completo del decreto direttoriale pubblicato in data 2 Maggio 2022.

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