Il token Atari crolla del 30% dopo l’annuncio shock della società di giochi

Atari non è più associata al token ATRI e promette di rilasciare un nuovo token per compensare gli investitori. Cosa succede.

Atari non ha più alcuna affiliazione con Atari Token ($ATRI). Lo ha annunciato la società di gioco. In un comunicato stampa a sorpresa del 18 aprile, Atari ha rivelato di aver interrotto una partnership ad ampio raggio con ICICB Group. Le società si erano unite per lanciare la criptovaluta, così come alcuni hotel di lusso con il marchio Atari in tutto il mondo.

atari atri

Suddetti hotel, annunciati per la prima volta nel 2020, avevano promesso di accettare la criptovaluta ATRI come metodo di pagamento, con il marchio di gioco destinato a ricevere una riduzione del 5% di tutti i ricavi dall’impresa commerciale.

Si vociferava che ogni sede offrisse un coinvolgente tema di videogiochi a sé stante. Sebbene non sia chiaro il motivo per cui l’accordo è fallito, la pandemia di coronavirus probabilmente ha influenzato in maniera decisiva i piani per costruire alloggi sfarzosi in tutto il mondo. Vediamo bene cosa sta succedendo.

Atari e token ATRI: ecco cosa sta succedendo

In un messaggio agli investitori Atari ha avvertito che ICICB “non è autorizzata a rappresentare Atari o i suoi marchi in alcun modo“. Questo vale anche sul sito Web ufficiale del token, nei whitepaper e sui canali social, descrivendo qualsiasi menzione della sua azienda come “senza licenza, non autorizzata e fuori dal controllo di Atari“.

Questa non è una buona notizia per coloro che possiedono token ATRI. Nel momento in cui scrivo il valore dell’altcoin è precipitato del 30% nell’arco di nove ore.

Atari insiste sul fatto che “rimane entusiasta del potenziale delle iniziative blockchain e continua a perseguire iniziative strategiche e partnership in questo spazio“.

Rimborsare gli investitori nel panico

Nel tentativo di tranquillizzare gli investitori, la società ha annunciato che prevede di “creare, distribuire e gestire esclusivamente un nuovo token proprietario con un focus su gioco, community e utilità“.

Lunedì pomeriggio è stata scattata un’istantanea di tutti coloro che possiedono ATRI. In un secondo momento è previsto il lancio di nuovi token.

Molti nella community di gioco hanno espresso disprezzo per eventuali NFT, lamentandosi del fatto che ci sarà per il team un nuovo modo per monetizzare, senza di fatto aggiungere valore.

Atari aveva annunciato di aver terminato le licenze per costruire gli hotel ed i casinò con il gruppo ICICB nel febbraio 2022. Questo ha portato nelle casse dell’azienda circa $12 milioni di dollari.

NFT successo garantito? Tutt’altro…

Negli ultimi anni numerosi marchi importanti hanno fatto grandi scommesse sulla tecnologia blockchain e sui token non fungibili. Tuttavia molte iniziative imprenditoriali hanno lottato per raggiungere il successo, il quale rimane tutt’altro che scontato.

Il mese scorso Animoca Brands ha annunciato che F1 Delta Time avrebbe cessato le attività perché la società non era stata in grado di rinnovare la licenza con la Formula 1.

Alcuni giocatori avevano investito migliaia di dollari in NFT offerti attraverso il gioco play-to-earn.

Le storie spiacevoli sia di Atari che di Formula 1 serviranno da monito alle grandi aziende. Mostrano che, una volta che sei coinvolto nello spazio blockchain, è difficile tirarsi indietro senza colpire le tasche degli investitori.

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