Sapevi che in India le cripto sono tassate come il gioco d’azzardo? Ecco perché

L’exchange di criptovalute indiano CoinDCX ha raccolto $135 milioni di dollari in un round di finanziamento. Ecco cos’ha intenzione di fare.

CoinDCX, uno dei maggiori exchange di criptovalute quali BTC, ETH e SOL ha ottenuto una valutazione di $2,15 miliardi di dollari. Dopo aver raccolto $135 milioni di dollari in un round di finanziamento afferma di voler creare milioni di posti di lavoro.

Gli utenti indiani sono da sempre bullish nei confronti delle criptovalute, nonostante le tasse stringenti.

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Pantera Capital e Steadview Capital hanno guidato il round di finanziamento, come dichiarato dalla società martedì scorso. Segnaliamo la partecipazione di investitori importanti del calibro di Kindred, Republic, DraperDragon e Kingsway.

Coinbase Global, Cadenza, Polychain e B Capital Group hanno sfruttato la loro posizione di investitori già esistenti per aumentare la partecipazione. Vediamo bene quali sono gli obiettivi di CoinDCX.

L’exchange indiano CoinDCX fa sul serio: ecco cosa può succedere

L’India è “storicamente” una giurisdizione incerta per gli asset digitali. Nonostante questo l’exchange CoinDCX ha intenzione di moltiplicare i posti di lavoro anche per lanciare un segnale.

Un portavoce della società afferma in una nota: “Entro la fine del 2022 per supportare la costruzione di un ecosistema web3 per l’India, l’organizzazione punta soprattutto a triplicare il suo pool di talenti a oltre 1.000 dipendenti″.

L’Alta corte indiana secondo l’exchange ha cassato il divieto generale della banca centrale sulle criptovalute, “c’è sempre maggiore consapevolezza sulle cripto tra gli indiani”.

CoinDCX ha 12 milioni di utenti registrati, aumentando la sua base di quattro volte dalla scorsa estate. La piattaforma è operativa dal 2018.

In India gli investimenti in criptovaluta sono tassati come se fossero gioco d’azzardo. I profitti sono tassati al 30%, mentre le perdite non possono essere bilanciate con altri investimenti. Questo ovviamente ha alimentato alcune polemiche, ed un tentativo per convincere il governo a riconsiderare la sua posizione. Ma il governo ha approvato la legge senza problemi.

Tuttavia il sistema dei pagamenti per il gioco d’azzardo ed i fantasport (che abbiamo imparato rientrano nella stessa legge che applica l’imposta del 30%) continuano a funzionare come al solito.

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