Prezzo carburante, i rincari non si fermano: ecco la nuova decisione del governo

Gli aumenti dei prezzi dei carburanti delle ultime settimane hanno fatto “rabbrividire” cittadini e automobilisti.

Soprattutto hanno gettato nel panico famiglie e lavoratori, laddove “le spese folli” hanno reso difficili e complessi, ad esempio, gli spostamenti degli automezzi pesanti lungo i tratti stradali, oppure “le missioni quotidiane” dei pescherecci in mare. Insomma siamo stati di fronte ad un marzo da film horror.

Aumento carburanti
Aumento carburanti: il Governo scongiura di nuovo il peggio

Tutto questo a discapito della reperibilità delle materie prime, sia alimentari che sanitarie ad esempio. Anche se l’intervento tempestivo del Governo ha evitato da subito il peggio e ha infranto sul nascere qualsiasi conseguenza nefasta.

Aumento prezzo carburanti alle stelle: per alcuni giorni abbiamo temuto il peggio

Tutto dovuto, secondo alcuni, alla disastrosa e sanguinosa guerra in Ucraina. Una grande speculazione, secondo altri. Come ricorderete, il nostro Governo aveva disposto per un periodo di 30 giorni di ridurre le accise sui carburanti di 25 centesimi di euro su 1 litro di benzina e diesel e in misura minore sul Gpl.

Il Governo è corso ai ripari con l’abbattimento delle accise

Si pensava in un primo momento, con timore generale della collettività, che il tempo delle agevolazioni fosse già terminato. Invece nelle ultime ore, il Ministero dell’Economia ha esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso dalla giornata di oggi fino al 2 maggio.

Scongiurato timore del blocco di una nuova proroga di agevolazioni

In Italia il prezzo alla pompa benzina, gasolio e GPL è composto dalla somma di tre componenti: il costo netto del carburante + accisa fissa + IVA al 22% calcolata su netto e accisa. Il taglio, per fortuna, ha riportato il carburante sotto i 2 euro al litro.

Aumento carburanti: tutto inalterato fino al 2 maggio e poi?

Il taglio delle accise su benzina e diesel è iniziato martedì 22 marzo 2022 e per i successivi 30 giorni, ossia fino al 21 aprile 2022 compreso. Poi l’annuncio del ministro dell’Economia, Franco, e del ministro della Transizione ecologica, Cingolani, che hanno prorogato il taglio di 10 giorni e quindi fino al 2 maggio 2022.

Stando alle indicazioni riportate dal Sole 24 Ore, anche in occasione della proroga lo sconto effettivo sul prezzo di benzina e gasolio alla pompa sarà di 30,5 centesimi al litro (25 centesimi più 5,5 centesimi di Iva, calcolata su una base imponibile in cui entrano anche le accise).

Sicuramente è doveroso riconoscere che il Governo e il Ministero dell’Economia in questa fase delicata, con il Paese già alle prese con una inflazione mai vista negli ultimi anni, sono stati capaci di precorrere i tempi, prima che i rincari del carburante mettessero il Paese in in una situazione di blocco totale o quasi.

Numeri che fanno tirare sospiro di sollievo, almeno per ora

I numeri parlano chiaro: per quanto riguarda la benzina, la misura dell’accisa è passata da 728,40 euro a 478,40 euro per mille litri; mentre per il gasolio usato come carburante l’accisa si è ridotta da 617,40 a 367,40 euro per mille litri. Insomma, non è poco. Questa volta è valso davvero il detto “prevenire è meglio che curare”.

Gli economisti, del resto, quelli almeno più tragici, avevano previsto il blocco totale del Paese e lo svuotamento dei supermercati. Che sia vero o meno, per fortuna non è accaduto. In un futuro prossimo si annuncia addirittura uno stop definitivo a determinate produzioni di auto.

Questo per venire incontro alle necessità dei tempi e alla riduzione dei costi.

Le medie dei prezzi praticati dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico

Le misure annunciate dal ministro Franco si vanno ad aggiungere ai nuovi tagli sui listini dei prezzi consigliati di benzina e gasolio per i due maggiori operatori della rete carburanti. In aumento invece i listini di metano e Gnl.

Le medie dei prezzi praticati dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico vedono la benzina self service a 1,795 euro/litro (invariato, compagnie 1,797, pompe bianche 1,789), il diesel a 1,791 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,790, pompe bianche 1,793). Il Gpl servito è a 0,852 euro/litro (+1, compagnie 0,852, pompe bianche 0,854), il metano servito a 2,218 euro/kg (+10, compagnie 2,297, pompe bianche 2,157), e il Gnl 2,666, euro/kg (+144, compagnie 2,667 euro/kg, pompe bianche 2,665 euro/kg).

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