Fin qui tutto bene.
Il Pool 136 dove ICHI sta operando, ha un fattore collaterale dell’85%. Ciò significa che puoi prendere in prestito fino all’85% del valore della tua garanzia: 85 ICHI se depositi 100 ICHI. Secondo gli esperti, queste non sono esattamente le giuste proporzioni con cui costruire un pool.
Il disastro si è completato anche grazie alla flessione generale del mercato. Il pool non disponeva di liquidità sufficiente per assorbire la pressione di vendita e i trader che avevano garantito il proprio ICHI a tassi eccessivamente elevati sono stati liquidati. Il grafico parla da sé: ICHI è stato colpito da un calo di oltre il 90%, dai $126 di ieri a poco più di $10 nel momento in cui scrivo. Ecco cos’è successo in dettaglio.
Crollo del 90% di ICHI: fai attenzione agli influencer di cui ti fidi
Questo fiasco ha inevitabilmente portato ad alcune reazioni più o meno divertenti su Twitter. Diciamo che chi non ha investito in ICHI si è divertito un po’ di più.
Degen Spartan, una figura ben nota in questi circoli, ha suggerito che è stata tutta colpa dei trader.
Diciamo che non sono stati molto preveggenti, per usare un eufemismo. Kyle Chassé, un “influencer” di criptovalute, ha sponsorizzato ICHI il giorno prima, promettendo “guadagni del 500%” in breve tempo. Non è andata per niente bene.
ICHI può essere una lezione utile sui pericoli dei prestiti eccessivamente garantiti e sui “guadagni facili e veloci” che molti millantano sui social network.