Dopo El Salvador, anche il Messico vuole la legalizzazione dei Bitcoin

La new economy circonda le nostre vite, le ha assorbite a pieno, ogni giorno le sue evoluzioni rappresentano argomento di discussione per gli esperti del settore.

La stampa specializzata ma anche per i neofiti che si avvicinano a un mondo complesso ma tremendamente affascinante.

messico legalizza bitcoin come el salvador

Intere nazioni scoprono il loro interesse per il mondo delle cripto, e nonostante qualcuno si ostini a pensare che i divieti e le restrizioni dei Governi possano “riportare tutto alla normalità”, i fatti smentiscono sistematicamente questa tesi.

Il Messico come El Salvador vuole legalizzare i bitcoin

In America Centrale, paesi come El Salvador stanno viaggiando spediti verso il riconoscimento ufficiale dei bitcoin. La loro azione, il loro modus operandi, finisce naturalmente per influenzare le nazioni confinanti.

E’ accaduto con il Messico. Nelle ultime ore, infatti, Indira Kempis, una senatrice di Città del Messico, ha avanzato una proposta di legge per il riconoscimento ufficiale dei bitcoin nel Paese.

Fino a pochi anni fa, per Nazioni che hanno ben altre priorità a cui pensare, tutto questo poteva sembrare pura fantasia. Eppure l’onda lunga delle criptovalute è arrivata anche in quei territori che sembrano all’apparenza meno predisposti alle evoluzioni della nuova economia.

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Criptovalute e bitcoin in America Latina: una rivoluzione anche sociale

Uno spirito di libertà, un’aria nuova, si respira, da continente a continente. Un desiderio di uscire fuori dal sistema delle monete tradizionali per tornare ad una idea di libero scambio.

In fondo è con questo spirito che sono nate le criptovalute.

Bitcoin in Messico: la battaglia della senatrice Kempis

La senatrice Kempis ha mostrato alla stampa tutto il suo ottimismo in merito alla possibile adozione dei Bitcoin. E lo ha fatto proprio nel corso di un’intervista rilasciata durante la sua visita in El Salvador.

Kempis, osservando i progressi di una piccola nazione come El Salvador, ha affermato di aver notato che Bitcoin sta portando in questo Paese un cambiamento epocale non sono finanziario. Per questo ha intenzione di proporre il medesimo percorso anche per il Messico.

Violenza, criminalità organizzata, narcotraffico: fino a poco fa erano solo questi gli argomenti per i quali El Salvador era conosciuto al mondo. Oggi qualcosa sta cambiando. Un piccolo paese dell’America Latina che ha optato per la legalità delle criptovalute, incredibile ma vero.

Bitcoin legali in Messico: addio alle disparità economiche

E allora perché il Messico non dovrebbe fare lo stesso. Secondo la Kempis, l’adozione dei bitcoin mette nelle condizioni nazioni, economicamente svantaggiate, ma dalle potenzialità enormi, di poter “ragionare alla pari” con le nazioni più potenti in termini di circolazione monetaria.

L’adozione delle criptovalute crea una rivoluzione impensabile: mette nelle condizioni di non dipendere più dal potere delle banche, andando quindi a sottostare alle regole della finanzia mondiale. Come potrebbe un paese come il Messico competere finanziaramente con gli Stati Uniti?

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Con le criptovalute non esistono più gerarchie. Esiste solo il libero scambio, secondo la Kempis, senza il controllo dei poteri forti.

El Salvador dimostra con i fatti che l’adozione di Bitcoin ha portato cambiamenti epocali. Morena Valdez, ministro del turismo del Paese, ha aggiunto che il settore è cresciuto di oltre il 30% dall’attuazione della legge sull’adozione del Bitcoin. Anche le entrate in valuta estera dal turismo hanno superato addirittura e proiezioni del governo, ha osservato.

Ecco perchè il Messico trarrà prima di tutto vantaggio legale dall’adozione delle criptovalute

Nella sua visita in El Salvador, la Senatrice Kempis ha confermato che il riconoscimento legale delle criptovalute può solo portare benefici al Messico.

L’adozione dei bitcoin come moneta legale, potrebbe azzerare quelle disparità tra chi possiede in Messico un conto in banca e chi invece non ne ha mai avito uno.

Secondo uno dell’Associazione delle banche del Messico (ABM) , c’è un chiaro caso di diffusa esclusione finanziaria in Messico. Circa il 53% degli adulti nel paese non ha un conto in banca. Allo stesso modo, lo studio ha rilevato che 7 su 10 della popolazione del paese non hanno accesso ad un credito.

Oltre ad una palese questione di disparità economica e di disagi finanziari, all’interno di realtà con enormi problemi all’ordine del giorno da risolvere, uno studio di settore avrebbe anche dimostrato che oltre il 50% dei messicani avrebbe poca fiducia nelle banche e “nei poteri forti”.

L’adozione delle criptovalute potrebbe quindi aprire la strada ad una vera e propria rivoluzione sociale.

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